Lo spazio Lima nasce dalla collaborazione tra il network Xing (organizzatore di eventi come Netmage e Your Private Sky) e Studioper, studio di architettura e design. La sua vocazione di è quella di ospitare la più variegata serie possibile di esperienze che attraversino (e magari mescolino) nuovi media, musica, performance, arti visive, design e moda.
La serata Livelima ne è un esempio: preceduto da un’incontro con Giacomo Spazio e dalla presentazione del volume A New Loop, questo piccolo happening ha offerto la possibilità di assistere a tre percorsi di video e produzioni sonore dalla connotazione diversa.
La performance dei Mylicon EN ha esplorato la modificazione analogica e meccanica dell’immagine: attraverso lenti, superfici o fluidi distorcenti, le immagini di un televisore venivano rielaborate fino a farne perdere la connotazione, con risultati quasi astratti. L’azione di un semplice bicchiere d’acqua, di una “gelatina” e di una ripresa ravvicinata minavano alla base la riconoscibilità massmediatica di una banale trasmissione televisiva e la rendevano il territorio visuale di suoni basati su campionamenti ambientali ed elettronici.
Assolutamente trasfigurante il lavoro di grainproject (claudio sinatti): sono stati soprattutto sprazzi e impasti cromatici ottenuti dalla riedizione di immagini girate o scaricate dalla rete, punteggiati da rappresentazioni definite che paradossalmente sembravano “fuori contesto” nel fluire metamorfico delle forme di colore, quelli che si sono sviluppati sulle sonorità glitch e rarefatte di Mou, lips!, in una progressione che lasciava spazio alla libera associazione sensoriale.
Hanno chiuso la serata Wang inc./Saul Saguatti: di casa Bip Hop il primo, poliedrico sperimentatore d’immagini il secondo (con all’attivo videoclip, collaborazioni televisive e animazioni), hanno presentato Woods Roads, un viaggio visionario in cui le strade, i parchi e gli ambienti diventavano un tessuto attraverso cui si muoveva un protagonista, a tratti disperso e trasognato. Lo spostamento continuo attraverso molteplici situazioni e paesaggi non sembrava però trovare una sua meta o “epifania”, quanto piuttosto segnare l’”attraversamento” del protagonista di un’intera nottata.
Al di là delle singole session, la serata ha avuto il merito di riproporre, nella stanca scena milanese, alcuni tra i progetti livemedia italiani più interessanti passati per Netmage, il tutto in un ambiente quasi “intimistico”, lontano magari dagli ampi spazi delle kermesse elettroniche, dei centri sociali o delle discoteche, eppure adattissimo alla fruizione di realizzazioni dal sound ricercato e leggero.
articoli correlati
Bologna elettronica
Roma, sette notti di video alla Galleria Miscetti
Quaranta artisti underground da tutto il mondo. In stazione a Milano
link correlati
Mylicon EN
Mou, lips!
grainproject
Wang inc.
Basmati
monica ponzini
La maestosa cupola della Grande Moschea di Santa Sofia è al centro di un vasto progetto di restauro volto a…
Nella casa museo di Salvatore Emblema, alle pendici del Vesuvio, una mostra dedicata alle installazioni ambientali dell’artista scomparso nel 2006,…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 28 aprile al 4 maggio, in scena nei…
Tra Rinascimento e Barocco, la mostra "Capolavori su Carta" espone per la prima volta alla Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo una selezione…
Alla Galleria Robilant+Voena di Milano la personale dell’artista coreana Minjung Kim si configura come un’intima sinfonia visiva, che intreccia gestualità…
Prosegue fino al 22 giugno 2025 a Palazzo Reale Io Sono LEONOR FINI, una delle mostre più complete mai dedicate…