Da alcuni anni la critica d’arte internazionale, attraverso le esperienze della videoarte, ha iniziato a proporre l’animazione sperimentale non solo nelle rassegne cinematografiche, ma anche nei più importanti musei d’arte contemporanea.
All’interno della sezione “Extra” del Festival del Cinema di Roma, dedicata ai video sperimentali e diretta da Mario Sesti, è stato selezionato
Kyrie, un video d’animazione di 2’50” realizzato da
Leonardo Carrano (Roma, 1958) insieme al giovane artista
Alessandro Pierattini (Napoli, 1978). L’ambizione dell’intero progetto
Requiem, ideato da Carrano, consiste nel dare immagini all’omonimo componimento mozartiano.
“Per ciascuno dei quattordici movimenti della celebre Messa -spiega Carrano-
realizzerò una video-animazione con l’obiettivo di comporre un insieme organico ma variegato quanto a tecniche d’animazione e linguaggi espressivi”. Una volta terminato, il ciclo di animazioni verrà edito in un unico CD.
Leonardo Carrano, artista già apprezzato dalla critica, e Alessandro Pierattini, giovane emergente, si sono conosciuti in occasione di una collettiva alla quale partecipavano con lavori molto diversi:
“Io presentavo la mia prima animazione sul ‘Requiem’ di Mozart -continua Carrano- mentre Alessandro esponeva un’istallazione che mi colpì subito. Era realizzata con una fonte luminosa e i resti di un pasto di McDonald’s, la cui proiezione su uno schermo rappresentava l’ombra inquietante di uno scenario di guerra. Dopo esserci conosciuti meglio, ho proposto ad Alessandro di realizzare alcuni film a quattro mani: ‘Kyrie’ è il primo risultato della nostra collaborazione”.
Il video mostra una sequenza di immagini disegnate a cera e argilla che recitano la messa del
Requiem attraverso la lingua dei segni:
“L’idea alla base della concezione di questo lavoro -spiega Pierattini-
è nata osservando un’amica, Carla Mazzei, tradurre nella lingua dei segni una lezione di disegno dal vero. L’idea dunque è nata dall’intenzione di esplorare le potenzialità espressive di questa lingua, ricercando le inquadrature che in qualche modo valorizzassero maggiormente le potenzialità espressive dei singoli segni”. La scelta di
rappresentare un linguaggio, oltre che esprimersi attraverso di esso -in questo senso, il linguaggio diviene insieme mezzo espressivo e contenuto- solleva una riflessione sul territorio di confine fra una gestualità emotiva e una gestualità codificata. La musica è un po’ come la struttura portante del nostro immaginario: il
Kyrie è un brano dal ritmo vertiginoso e privo di pause distensive, che accompagna l’anima nel momento drammatico della sua catarsi.
Il brano è animato da un vorticoso susseguirsi di sequenze di mani che interpretano tutta una serie di sentimenti, dalla sofferenza al desiderio di purezza:
“Il montaggio -dichiara Carrano-
sciolto dall’intento narrativo, valorizza l’estetica dei singoli gesti, che si compongono e si sovrappongono liberi dall’originario legame sintattico”. Il risultato è un’animazione calda e suggestiva, che cerca un legame lirico-emozionale oltre che ritmico con la musica. Il segno espressivo e vibrante è valorizzato, in termini di cromatismi e trasparenze, da una post-produzione che resta sobria e rispetta il sapore pittorico del materiale di partenza.
“L’idea di lavorare con un linguaggio gestuale -racconta Pierattini-
ci è parsa da subito attinente a uno dei temi-guida della Festa internazionale del Cinema di Roma, che è il lavoro dell’attore. La commissione della sezione Extra/altre visioni, che premia le esperienze di ricerca al confine tra cinema e videoarte, è stata dello stesso parere”. Quest’anno, inoltre, le opere della sezione saranno promosse attraverso un’esposizione curata da Raffaele Curi alla Fondazione Fendi. Un’occasione ulteriore per chi si sarà perso il
Kyrie.
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Rettifica articolo: Quest’anno, inoltre, le opere della sezione Extra saranno promosse attraverso una esposizione curata da Di Marino alla Fondazione Fendi di Roma presso il foro traianeo.
Rettifica: All'interno della sezione Extra del Festival Del Cinema di Roma, il video Kyrie è stato selezionato da Bruno Di Marino curatore della rassegna Attori/Spettatori
Rettifica: “L’idea di lavorare con un linguaggio gestuale”, racconta Alessandro Pierattini, “ci è parsa da subito attinente ad uno dei temi-guida della Festa internazionale del Cinema di Roma, che è il lavoro dell’attore. Bruno di Marino, che ha selezionato i video per la rassegna Attori/Spettatori, è stato dello stesso parere”.