Categorie: visualia

visualia_videoclip | Depeche Mode – Suffer Well

di - 13 Aprile 2006

I Depeche Mode (al secolo Dave Gahan, Martin Gore ed Andy Fletcher) sono i Re Mida del videoclip: a partire dal lontano 1981 non ne hanno sbagliato uno, dimostrandosi sempre la band più attenta alla ricerca e all’avanguardia del filmato musicale. E nel loro venticinquesimo anno di carriera, per il terzo singolo dal già storico Playing the angel -che ha segnato il ritorno dei tre di Basildon sulle scene dopo ben quattro anni di silenzio– si possono perfino permettere di uscire con due video di svolta.
C’è il Suffer well onirico e surreale nato dalla visione del fotografo Anton Corbijn, e c’è il Suffer well digitale, realizzato in Machinima (tecnica che sfrutta gli editor inclusi nei videogame commerciali), nuova frontiera dell’animazione tridimensionale, cantato in lingua simlish e pensato apposta per il suo inserimento nel nuovo pacchetto di espansione del videogioco più venduto del mondo The Sims 2 – Open for business (EA Games). Una relazione affettiva che si consolida dopo 20 anni di collaborazione e una lunga pausa di riflessione il primo, l’abbattimento di una nuova barriera di comunicazione il secondo, che vede il cantante Dave Gahan cimentarsi addirittura con una lingua virtuale preverbale, lo simlish appunto, nato dall’unione di un idioma ucraino, di Tagalog (linguaggio filippino) e di Navajo (gergo che usava l’esercito americano per criptare i dispacci).
I Depeche Mode sono sempre stati aperti a nuove possibilità di condividere la nostra musica. Ma registrare una versione Simlish di ‘Suffer Well’ ci è sembrato fin troppo bizzarro. Proprio per questo non siamo riusciti a resistere alla tentazione.” afferma Gahan.

Naturalmente, il clip si presenta innovativo anche nei contenuti: un’asimoviana storia d’amore non corrisposto tra un automa e la donna che lo assembla –a metà tra L’uomo bicentenario e I, robot– che presenta la macchina in grado di provare sentimenti totalmente umani.
E sempre di sentimenti, anche se su un piano profondamente differente, parla anche il video realizzato “in carne ed ossa” da Anton Corbijn. Come sempre nel suo lavoro con i Depeche Mode, il fotografo olandese scava nel significato più intimo della canzone e crea un metaforico viaggio attraverso l’inferno, accompagnato da un angelo della redenzione dalle ali bianche (interpretato dalla nuova moglie del cantante).

La comunicazione religiosa e la sua iconografia tornano in primo piano, come ai tempi di Songs of Faith and Devotion” ma lo stile di Corbijn è sempre in evoluzione. E il risultato, ancora una volta, sorprendente.

articoli correlati
Anton Corbijn – U2&i
link correlati
www.depechemode.com
http://thesims2.uk.ea.com
www.corbijn.co.uk

guia cortassa

[exibart]

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

L’Arte Povera celebrata con una grande mostra alla Bourse de Commerce di Parigi

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35
  • Progetti e iniziative

Caloma Festival porta l’arte contemporanea in un borgo del Salento

Partendo dalla tradizione della tessitura, il festival Caloma rilegge il territorio di Casamassella e del Salento attraverso i linguaggi della…

26 Luglio 2024 11:25