Lo sgombero si avvicina. In attesa di sviluppi, al Leoncavallo si continuano a proporre iniziative di cultura alternativa, con una ricca serie di appuntamenti. Uno di questi è stata la due giorni di Contact Europe, festival nato dalla passione e dagli sforzi di diversi organizzatori sparsi per l’Europa e in contatto essenzialmente tramite internet. Piuttosto comuni nel Nord Europa, questi festival stanno cominciando solo ora a prendere piede in Italia: l’idea di base è costruire un momento di incontro e confronto tra gli artisti visivi che si dedicano in particolare alla sperimentazione associata alla musica elettronica. Non un concorso dunque, ma un libero scambio, un happening a cui, ovviamente, anche il pubblico è chiamato a partecipare. Data l’impronta no profit dell’organizzazione, tutto il necessario per la convention, dagli spazi alle attrezzature, deve essere offerto o autofinanziato: luoghi d’elezione, dunque, centri sociali, culturali e art center che ospitino l’evento, mentre i club – dove comunque la vjing culture si è in buona parte sviluppata – sono esclusi per motivi di budget. Dj, vj e collettivi di artisti multimediali si ritrovano dunque sulla Rete per migrare ogni volta in una sede diversa, spesso portando materialmente con sè i “ferri del mestiere”. Per le serate al Leoncavallo si sono riunite una quarantina di crew, provenienti da tutta Europa, dislocate in più ambienti, con 11 megaschermi a disposizione: 5 nella sala concerti, l’ambiente principale, e 6 distribuiti in zone “satellite”, tra cui il casermone dedicato in particolare alle crew italiane (i milanesi Otolab, vincitori dell’ultima edizione di Netmage, e Box, i fiorentini ogi:noknauss, e i romani KinoteK). Un fluire di immagini e di suoni, in cui il pubblico poteva trasferirsi in continuazione da un dj/visual set all’altro, scegliendo tra diverse modalità ed approcci all’ “arte” del vjing: dai video campionati e mandati in brevi loop (con una spiccata propensione per le sacre icone della b-culture anni ’70, da Godzilla al kung-fu, alle lezioni di aerobica – che sia un sintomatico imprinting visivo?), alle animazioni digitali, spesso tendenti all’assoluto astrattismo e dal mixing serrato, passando per le ibridazioni tra filmato e immagine creata al computer. Il tutto in successione nei diversi set, oppure presentato in contemporanea sui diversi schermi dello stesso spazio. Una vera vj convention a 360°, in cui le diverse tendenze del mixing media erano copresenti in uno spettacolo in cui l’alternarsi degli spazi offriva la suggestione del potersi muovere da un ambiente animato all’altro, nella più completa, libera e creativa fruizione.
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Contact Europe
9-10 maggio 2003
Dalle 22.00
Centro Sociale Leoncavallo
Via Watteau, 7
20125 Milano
Tel: 02 6705185
Leoncavallo
info@leoncavallo.org
Contact Europe
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