In pieno revival degli anni 80 non potevano mancare i Pet Shop Boys, la band inglese autentica icona della musica di quegli anni, il sinth-pop colonna sonora di una generazione che ha subito il fascino del glamour e del fashion system, che ha vissuto l’affermazione della gay culture e che, a dispetto delle politiche repressive di Lady Tatcher, ha celebrato la figura del gay di successo.
Tillmans si trasferisce a Londra alla fine degli anni ottanta e con le sue foto di moda, di vita notturna e di erotismo gay per i cult magazine i-D e The Face, ritrae la vita di un’intera generazione, celebrandone i miti (la serie dedicata al Concorde, il ritratto di Kate Moss), e i lutti (i ritratti del compagno morente di Aids, il pittore Jochen Klein ), cercandone la bellezza nella decadenza, nella metropolitana, nei ratti, nell’immondizia.
Home and dry segna il suo esordio alla regia di video musicali. E’ un video minimale, che elegantemente si permette il lusso di un low budget. Infatti è dedicato ai ratti della metropolitana di Londra. Tillmans ha filmato per alcune ore la loro vita nascosta tra i binari della tube station a Tottenham Court Road. Il fenomeno dei ratti di città lo affascina. Li fotografa di continuo (ad esempio Rats 14th & 6th, 1995). In primo luogo perché questo fenomeno richiede uno sguardo particolare e rappresenta una modalità d’essere che corrisponde a questo tipo di sguardo. Infatti i ratti conducono tutta una loro vita sociale parallela a quella umana, senza però che gli esseri umani se ne accorgano. E specialmente in metropolitana i viaggiatori sono troppo stanchi per notare lo spettacolo che avviene sotto i loro occhi: i topi che si nutrono degli scarti della routine umana. Nel video questa poetica è sottolineata dal colore minimale: il grigio dell’asfalto, il grigio metallico dei binari e il grigio dei topi. E dallo studio dell’inquadratura: la telecamera in un punto di vista innaturale, quasi allo zenit, ricorda le modalità dello scatto fotografico studiato per Naoya Tulips e le vedute dall’alto, le fotografie astratte che caratterizzano i lavori più recenti di Tillmans, ora visibili nella mostra in corso al Castello di Rivoli. Questo tipo di sguardo mette in discussione l’estetica dello snapshot (una sorta di scatto alla mordi e fuggi) con cui si è voluto affrettatamente etichettare la fotografia di Tillmans, per avvicinare il senso del suo lavoro alla dialettica di attesa e rivelazione, la poetica baudelairiana per ritrarre la città moderna.
Ma spunti per approfondire l’analisi della polisemia suggestiva del video provengono anche dalle liriche della canzone. Il testo di Home and dry parla della nostalgia per un amante che una vita brillante di impegni porta lontano, e di un senso di casa, di appartenenza, che è difficile da provare, e che il semplice frequentarsi non basta a stabilire. Il video ha a tema questo strano e impossibile senso di casa. Tillmans è affascinato dalla metropolitana come luogo di passaggio, essenza nomade della grande città (ad esempio nella serie fotografica Central Line 2000).
guarda il video
Home and Dry Official ondine premiere
articoli correlati
Wolfgang Tillmans al Castello di Rivoli
Nan Goldin
Warhol Retrospective
Viaggio nella storia dei videoclip
Il videoclip punk di Michel Gondry per i White Stripes
link correlati
Intervista a Tillmans su Die Welt
Pet Shop Boys ufficial website
Lavinia Garulli
Oltre 265 mercanti e gallerie provenienti da 21 Paesi in giro per il mondo. Sguardo in anteprima alla maxi fiera delle meraviglie…
A Thiene (in provincia di Vicenza), Fondazione Bonollo inaugura due personali, dedicate alle giovani artiste Chiara Enzo e Cecilia De…
Si è spento a 89 anni Gian Paolo Barbieri: nel corso della sua lunga carriera, ha trasformato la fotografia di…
La prima volta che Rivoli aprì i battenti, il Muro di Berlino non era ancora caduto. Molti i fatti, le…
John Galliano lascia Martin Margiela: ripercorriamo un rapporto decennale, costellato di successi e rivoluzioni nella moda, in attesa dell’asta di…
In occasione della sua mostra al Contemporary Cluster di Roma, abbiamo raggiunto Maurizio Mochetti per farci raccontare la sua idea…