25 aprile 2024

Turner Prize 2024: ecco chi sono i quattro finalisti del prestigioso premio

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Ecco i profili dei quattro finalisti del Turner Prize 2024, che arriva a 40 edizioni e rimane sulla cresta dell’arte contemporanea. La mostra sarà esposta alla Tate Britain da fine settembre

Veduta della mostra: Jasleen Kaur, Alter Altar , Tramway, Glasgow (31 marzo–8 ottobre 2023). Per gentile concessione di Tramway e Glasgow Life. Foto: Keith Hunter.

40 anni e non sentirli? Considerato il premio d’arte contemporanea per eccellenza, nonostante una spiccata propensione territoriale, visto che si assegna ad artisti attivi nel Regno Unito, il Turner Prize è arrivato nel 2024 alla quarta decade e porta inevitabilmente i segni dell’attualità, delle sue tendenze e delle sue urgenze, come si evince dai profili dei quattro finalisti, appena annunciati e piuttosto eterogenei.

Tra i nominati nella prestigiosa shortlist, troviamo Claudette Johnson, classe 1959, già considerata tra gli artisti figurativi più affermati in attività per il suo lavoro di impatto sui temi del femminismo. Le mostre personali alla Courtauld Gallery di Londra e all’Ortuzar Projects di New York le sono valse la nomination per il premio. La giuria ha evidenziato il suo uso sensibile ma drammatico della linea e del colore, che comunicano una certa intimità con i suoi soggetti.

Veduta della mostra: Claudette Johnson, Presence , The Courtauld Gallery, Londra (29 settembre 2023–14 gennaio 2024). © Il Courtauld. Courtesy l’artista e Hollybush Gardens, Londra. Foto: David Bebber

C’è poi Pio Abad, nato a Manila nel 1983 e residente a Londra, la cui ricerca ha spesso assunto risvolti politici, esaminando la storia recente del suo Paese d’origine, segnata dalla dittatura di Ferdinand Marcos. Pio Abad è nominato per la sua mostra personale To those Sitting in Darkness, all’Ashmolean Museum di Oxford. Attraverso disegno, incisione e scultura, Abad ha fatto emergere le storie trascurate dei manufatti conservati nelle collezioni dell’Ashmolean, tracciando un confronto con oggetti domestici e familiari.

Pio Abad, 1897.76.36.18.6 (2023). Inchiostro di china e serigrafia su carta tradizionale senza legno. 1016 x 686 mm. ©Pio Abad. Per gentile concessione dell’artista

Sulla diaspora dei sikh nel Regno Unito, raccontata attraverso una combinazione evocativa di suono e scultura, si concentra invece il lavoro di Jasleen Kaur, nata a Glasgow nel 1986. Kaur è nominata per Alter Altar allo spazio d’arte contemporanea Tramway di Glasgow. In questa occasione, ha abbinato una composizione sonora coinvolgente a sculture composte da oggetti di uso quotidiano, come foto di famiglia, tappeti e centrini, l’aranciata preferita degli scozzesi e campanelli.

Nata nel 1965 e di origini rumene, Delaine Le Bas è nota per i suoi ricami e i suoi dipinti incentrati sulle intersezioni tra nazionalità, genere e appartenenza. Le Bas è stata nominata per la sua mostra personale al Palazzo della Secessione, a Vienna, Incipit Vita Nova. Here Begins The New Life/A New Life Is Beginning, per la quale ha trasformato lo spazio della galleria attraverso una esposizione di costumi teatrali, sculture e tessuti dipinti.

Veduta della mostra: Delaine Le Bas, Incipit Vita Nova. Here Begins The New Life/A New Life Is Beginning , Secessione, Vienna (30 giugno–3 settembre 2023). Per gentile concessione della Secessione, Vienna. Foto: Iris Ranzinger

«Tutti e quattro gli artisti finalisti del Turner Prize 2024 realizzano opere piene di vita. Mostrano come l’arte contemporanea possa affascinarci, sorprenderci e commuoverci, e come possa parlare con forza di identità e ricordi complessi, spesso attraverso i dettagli più sottili», ha dichiarato Alex Farquharson, direttore della Tate Britain e presidente della giuria del Turner Prize. Il premio prevede un grant di 25mila sterline per il vincitore mentre gli artisti finalisti ricevono 10mila sterline ma, in questo caso, più del premio in denaro, valgono la gloria e il prestigio. Tra i vincitori delle precedenti edizioni, figurano alcuni degli artisti più influenti, come Lubaina Himid, Damien Hirst, Anish Kapoor, Steve McQueen e Wolfgang Tillmans, anche se spesso gli annunci sono accompagnati da discussioni, visto che tradizionalmente il Turner Prize ha una inclinazione molto concettuale e non sempre facilmente classificabile.

Nel 2019 fece discutere la decisione dei candidati – Lawrence Abu Hamdan, Helen Cammock, Oscar Murillo e Tai Shanidi dividersi il premio anziché determinare un vincitore assoluto. Nel 2020 il premio fu annullato per distribuire dieci borse di studio agli artisti, a seguito delle difficoltà economiche causate dalla pandemia. Nel 2021, invece, furono nominati solo collettivi: Black Obsidian Sound System, Cooking Sections, Gentle/Radical e Project Art Works, oltre ad Array Collective che vinse poi il premio. L’ultima edizione, nel 2023, è stata vinta da Jesse Darling, mentre gli altri candidati erano Ghislaine Leung, Rory Pilgrim e Barbara Walker.

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