21 giugno 2024

Art Paris torna al Grand Palais nel 2025

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La fiera di arte moderna e contemporanea di Parigi annuncia le novità della 27esima edizione. Incluse nuove sezioni curate e un doppio filo rosso, tra pittura e riflessioni “out of bounds”

art paris 2025
Ph: Anthony Delanoix

Grandi ritorni all’orizzonte. Art Paris si trasferisce al Grand Palais, di nuovo, dopo quattro anni di restauro del gioiello architettonico risalente alla Belle Époque. Era stato costruito nel 1900, in occasione dell’Esposizione universale; la prossima primavera, dal 3 al 6 aprile 2025, tornerà ad essere la vetrina d’eccezione della fiera di arte moderna e contemporanea. E non finiscono qui le anticipazioni: saranno 170 le gallerie di Art Paris 2025, 35 in più rispetto al 2024. Internazionale e nazionale, local e glocal insieme, come da migliore tradizione, con una bella lista di spazi espositivi che provengono ben oltre i confini francesi.

Due i fili rossi della fiera. Il primo è Immortal, un percorso tutto dedicato alla pittura figurativa in Francia, a cura di Amélie Adamo e Numa Hambursin. Con la loro mostra co-curata, Immortal, la scrittrice e curatrice indipendente Amélie Adamo e Numa Hambursin, direttore generale di MO.CO. (Montpellier Contemporain) avevano già indagato il panorama della giovane pittura figurativa francese. Ora hanno deciso di approfondire ulteriormente quella strada, grazie a una selezione di trenta artisti scelti tra le gallerie espositrici ad Art Paris 2025, innovativi e al tempo stesso naturalmente eredi di una tradizione fatta di giganti, di grandi nomi.

Il secondo tema è Out of bounds, a cura stavolta di Simon Lamunière, con tutti i riflettori puntati sulla creazione contemporanea vista attraverso un prisma di multietnicità e ibridazione di forme e culture. In altre parole: la sua selezione di opere di una ventina di artisti internazionali (scelti dalle gallerie espositive) affronterà tra i booth di Art Paris questioni come origini, genere, parentela, storia e geografia. Lo stesso Lamunière parla di «un dibattito collettivo che consente a tutti di trovare il proprio posto in uno spazio che, anziché limitarsi e dividersi in parti ancora più piccole, deve al contrario aprirsi di più».

Ancora qualche anteprima. C’è Promises tra le sezioni più attese dell’edizione 2025, quella dedicata alle giovani gallerie e degli artisti emergenti. Ospiterà più di venti gallerie (rispetto alle nove del 2024). Le gallerie partecipanti possono presentare fino a tre artisti emergenti e saranno sponsorizzate dalla fiera in modo che le quote di iscrizione degli espositori vengano ridotte a un prezzo all-inclusive di 10.000 euro (IVA esclusa) per uno stand di 20 m2. Marc Donnadieu, membro del comitato di selezione di Art Paris e curatore indipendente di mostre, sarà responsabile della curatela del settore.

Non mancheranno i solo shows, le presentazioni di mostre monografiche che consentono ai visitatori di scoprire a fondo il lavoro di artisti moderni, contemporanei o emergenti. Appuntamento nel 2025, nella Ville Lumiére.

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