09 maggio 2024

Mel Bochner, tra pittura, percezione e linguaggio: la mostra a New York

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La galleria newyorchese TOTAH ospita una personale di Mel Bochner, maestro dell’arte Post Minimale e Concettuale: in mostra, una serie di opere che mettono in luce la controversa autorità del linguaggio

Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani

Da TOTAH, galleria d’arte contemporanea di New York, sarà visitabile fino al 15 giugno ALL SALES FINAL!, una mostra di dipinti di Mel Bochner. Nato nel 1940 a Pittsburgh, Pennsylvania, Mel Bochner è considerato un pioniere dei movimenti artistici Post-Minimal e Concettuale. È un maestro del colore ed è noto soprattutto per la sua esplorazione delle connessioni tra linguaggio, percezione e significato. Nel 2022 gli è stata dedicata una retrospettiva all’Art Institute di Chicago. ALL SALES FINAL! è la seconda mostra personale di Bochner presso la galleria della Lower East Side.

TOTAH Gallery, New York, 2024. Ph. Francesca Magnani

Le opere esposte da TOTAH fanno parte di una serie eseguita tra il 2012 e il 2014 utilizzando acrilici e smalto, materiale generalmente riservato alla segnaletica. Come rimarcato dal gallerista David Totah, questi dipinti parlano di linguaggio e sottolineano tacitamente come anche in qualcosa di comune come le insegne o le espressioni idiomatiche, il linguaggio sia raramente trasparente.

Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani

In un’opera su carta, Fucked Up, il flusso di coscienza, simile a una nenia, è dettagliato in una sequenza di imprecazioni e si dispiega come la trascrizione del proprio monologo interiore. I contorni che racchiudono ogni lettera fanno sì che ogni parola e frase spezzata balzi fuori dalla carta, evidenziando al tempo stesso gli aspetti essenziali del linguaggio come mappa affidabile per navigare nella realtà. In modo simile, l’opera a smalto su tela, Easy, con la sua litania di rassicurazioni – “easy / no sweat / nothing to it / no problem” – dà voce graficamente a una sensazione di malessere.

Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani

I lavori recenti di Bochner, più ibridi, composti da lettere di gommapiuma ritagliate e montate su tela, sono sia scultorei che pittorici, umoristici e divertenti. Frasi elementari di natura quasi apologetica assumono sfumature di significato molto particolari grazie al trattamento del colore, a volte sgocciolato, a volte dipinto. Mentre le opere di Bochner potrebbero suggerire che il linguaggio abbraccia tutto, sia il mondo materiale che quello psicologico, il suo uso acuto dell’umorismo e del sarcasmo mette in luce l’autorità del linguaggio. Fissandosi sul linguaggio di tutti i giorni, Bochner ci serve “un pranzo nudo” che riafferma ciò che pensiamo di dire quando pensiamo di dire qualcosa di vero sulla realtà.

Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani

Le opere di Bochner si trovano in collezioni permanenti di tutto il mondo, tra cui il Los Angeles County Museum of Art -LACMA e il MOCA di Los Angeles, il Musée National d’Art Moderne di Parigi, il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh, Pennsylvania, il Courtauld Institute of Art di Londra, la Tate Modern, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden e lo Smithsonian Museum of American Art di Washington, il Cleveland Museum of Art in Ohio, il Philadelphia Museum of Art e il Whitney Museum e il MoMA a New York.

Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani

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