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Si intitola A Grain of Dust – A Drop of Water la biennale 2004 di Gwangju, nella Corea del Sud, evento nato nel 1995 con un’edizione monumentale, alla quale furono invitati 660 artisti di 58 paesi. Quanto alle presenze italiane di quest’anno, fra gli assistant curators, per l’Europa è stato chiamato Roberto Pinto (prestissimo un’intervista su Exibart), mentre sul fronte degli artisti ci saranno Bruna Esposito, Eva Marisaldi e Annie Ratti, oltre a Mario Airò.
La novità interessante consiste nel reale coinvolgimento dello spettatore, non del core-target e nemmeno post-facto. Infatti, il direttore artistico Yongwoo Lee ha coinvolto 60 “visitatori-partecipanti” provenienti da differenti paesi, con caratteristiche anagrafiche e professionali le più variegate (gli italiani sono Gianandrea Saettone, Antonio Negri e Miuccia Prada). I risultati sono testimoniati tanto nella mostra che nel catalogo, frutto di un’interazione che non pare proprio limitata alle dichiarazioni d’intenti già udite innumerevoli volte. (marco enrico giacomelli)
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Mario Airò da S.A.L.E.S.
10.IX–13.XI.2004
Gwangju Biennale 2004
San 149-2, Yongbong-dong, Buk-gu – 500-70 Gwangju
Orario: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 17
Info: www.gb.or.kr
[exibart]
caro pinto,
sempre gli stessi nomi!
non é ora di cambiare?
la rappresentanza italiana all’estero é sempre condizionata dalle pastette della solita consorteria che si crede
rappresentativa ma
più che altro vaneggia a vuoto con un’arte
regressiva avvitata su sè stessa
ma scusate non vi sembra davvero ridicolo che la fondazione Ratti abbia sostituito Angela Vettese con Roberto Pinto e quest’ultimo abbia invitato Annie Ratti (figlia del defunto presidente Antonio Ratti…) alla biennale coreana dove è assistant curetor?
Per piacere vergognatevi, siete gli scarti del mondo dell’arte.
Ma la redazione di exibart con dice nulla?
Pinto e’ vero questa te la potevi evitare. Almeno fosse brava…
..perchè Airò!?…ovvia…basta!!