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Si è spento nella sua Milano il pittore, poeta, scrittore, critico d’arte, romanziere Emilio Tadini (Milano, 1927). Grande personaggio della cultura italiana del dopoguerra, Tadini inizià a dipingere negli anni ’50 passando via via attraverso diverse correnti come la Pop Art inglese, il Realismo Tedesco. L’esordio nel mondo della letteratura avvenne invece nel “Politecnico”, la rivista diretta da Elio Vittorini.
Con un comunicato diramato oggi il ministro Giuliano Urbani ha dichiarato: “Con grande e ineffabile dolore mi arrendo all’evidenza della scomparsa di Emilio Tadini, artista, poeta, narratore, uomo che nella sua fervida attività intellettuale ha voluto e saputo esprimere i sentimenti più profondi dell’Italia contemporanea.
Lo spirito ironico e pungente, la curiosità per ogni forma di comunicazione artistica, il taglio onirico e fiabesco con cui ha rappresentato il nostro Paese e la sua città, Milano, rimangono eterni nelle sue opere”.
Lo scorso anno Milano gli dedicò una grande antologica a Palazzo Reale, in basso l’articolo.
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[exibart]
Vedo solo bare a vela
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verso un porto dove le i sta in attesa
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è stato un grand uomo