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L’uno all’interno di un ex tribunale; l’altro in un palazzotto in zona signorile. L’uno accoglierà le migliaia di opere della locale collezione cittadina; l’altro con una raccolta in via di definizione tutta fatta di arte giovane. Entrambi sulla rampa di lancio con direttori importanti. Sono i nuovi centri d’arte contemporanea municipali di La Spezia e Napoli che apriranno le loro porte in primavera. Ulteriori tasselli di un panorama italiano che va assumendo sempre più quelle caratteristiche di network proprie ad altri sistemi europei (Francia, Germania…). Non senza zoppìe anche evidenti, tuttavia.
Ma torniamo a noi. La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia avrà sede nell’ex tribunale spezino, il direttore sarà il critico di origini laziali Bruno Corà, fino ad alcune settimane fa al timone del Centro Pecci di Prato. Il nuovo museo partirà già dotato delle amplissime collezioni cittadine.
A Napoli il nuovo Centro d’Arte Contemporanea diretto dall’ungherese Lorand Hegyi avrà sede in Palazzo Roccella (una foto di alcune settimane fa, ancora con le impalcature) nello sfavillante quartiere di Chiaia, quello delle boutique griffate e delle gallerie di tendenza come Scognamiglio, Morra, Trisorio e Lia Rumma. Avrà un ruolo misto. Metà spazio espositivo (ma gli spazi non sono poi tanto adatti), metà centro di documentazione per l’arte contemporanea.
Exibart ha in preparazione delle interviste a Bruno Corà ed a Lorand Hegyi che ci racconteranno presto i loro programmi.
[exibart]
non ho avuto l’opportunità di vedere gli spazi del futuro museo…perchè non sono spazi adatti per esposizioni?