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fino all’11.I.2004 Depero déco Rovereto, galleria Studio 53 Arte
trento bolzano
In mostra oltre cento disegni inediti: sono gli studi grafici per la realizzazione di arazzi, scenografie e pubblicità. Un mondo variegato dove la gerarchia delle arti è abolita. Autore? L’unico futurista che sbarcò a New York…
Fortunato Depero (1892-1960) è, tra i futuristi, quello che maggiormente ha lavorato in direzione di una Ricostruzione futurista dell’universo, per dirla col manifesto che firmò nel 1915 con Balla. Praticò infatti una de-gerarchizzazione delle arti che lo portò ad operare, con pari impegno e con identica carica immaginativa, sia in ambiti tradizionali –come pittura e scultura- sia in campi (ingiustamente) considerati minori. La sua produzione “artigianale” -si tratta soprattutto di arazzi e stoffe, ma anche di mobili, scenografie, lavori tipografici (celebre il suo libro bullonato) e bozzetti pubblicitari- trova origine ancor prima del suo ingresso nel gruppo futurista: basti pensare che già nel 1910 lavora come decoratore a Torino, presso l’Esposizione Internazionale. E’ però solo a metà degli anni Dieci, entrato a pieno titolo tra i futuristi (nel 1914), che le ricerche nel campo delle arti applicate si fanno più sentite. Nel 1919 fonda a Rovereto la Casa d’Arte futurista, vero e proprio laboratorio artigianale specializzato in arazzi e grafica pubblicitaria. La I Biennale d’Arte decorativa a Monza (1923)e l’Esposizione Internazionale di arti decorative tenutasi a Parigi nel 1925 lo consacreranno definitivamente come una delle personalità più sorprendenti del tempo nel campo della decorazione modernista, fama che esporterà nel 1928 fino a New York.
Depero déco. 109 disegni inediti per arazzi, cuscini e pubblicità, 1918-1932 non presenta quindi opere a sé stanti, ma altrettanti link a questa febbrile dilatazione del campo d’azione artistico, tant’è che di quasi la totalità è stato possibile fare un preciso rimando ad opere finite. Questi fogli -per lo più bozzetti con l’indicazione dei colori per l’esecuzione- provengono da un’unica cartella organizzata da Depero stesso e sono databili tra il 1918 e il 1932. Tra le opere destinate alla produzione di stoffe e arazzi –la maggior parte- particolare giocosità trapelano i geometrici Pinocchietti del 1918, o i frizzanti animali dai profili futuribili che a ottant’anni di distanza non hanno perso la loro simpatia, se è vero che al Mart di Rovereto richiestissime sono borse ed altro merchandising con il Rinoceronte qui esposto nel suo stato di bozzetto. Per quanto riguarda la produzione scenografica, si segnalano gli studi del 1919 per alcuni personaggi dei Balli Plastici come di Le chant du Rossignol. La maggiore verve si riscontra però forse nei disegni che rimandano alla grafica pubblicitaria, della quale Depero fu maestro e grande anticipatore di soluzioni. Tra i soggetti più gradevoli, i Diavoletti con ombrello eseguiti probabilmente per i Mattoni Verzocchi, ditta per la quale realizzò anche i Martellatori, dove al futurismo delle forme si aggiunge l’idea di velocità ripresa anche nel Ciclista fumatore. Risulta quindi un peccato che un’assieme così prezioso vada venduto e disperso, tanto più se si pensa che a due passi c’è il Mart, un museo che di Depero ha fatto la propria icona…
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Depero déco. 109 disegni inediti per arazzi, cuscini e pubblicità, 1918-1932
a cura di Maurizio Scudiero e Giampiero Mughini
Galleria Studio 53 Arte
corso Rosmini, 53/5
tel. 0464.488889, fax 0464.480547
ingresso libero
catalogo in galleria
53arte@virgilio.it
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