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Fino all’8.IX.2002 Animal House Milano, Palazzo della triennale
Architettura
“Alla Triennale di Milano il design italiano prende ispirazione dal mondo animale, dal 1936 al 2001, oggetti che hanno accompagnato e continueranno a farlo, la nostra vita quotidiana. Un piccolo “Zoo” di plastica firmato dai più importanti designers degli ultimi sessanta anni…”
Alla Triennale di Milano è stata aperta al pubblico il 10 Maggio la mostra Animal House, dalla Collezione permanente del design.
La piccola esposizione (solo una stanza), propone oggetti recenti ma anche appartenenti al nostro passato, ripercorrendo a ritroso la storia del design italiano, fino ad incontrare la “Fiat 500 Topolino” del 1936, di Dante Giacosa.
L’automobile si mostra nella sua simpatica carrozzeria verde all’ingresso della sala, come a simboleggiare un fiero portabandiera del “design zoomorfo”, in questo caso limitato al nome; per la cronaca la “Topolino” è in perfetto stato con tanto di bollino blu (per il controllo degli scarichi) del 2002. Complimenti.
Nella stanza trapezoidale, allargata da un sapiente gioco di specchi, le cui pareti sono dipinte con un cielo azzurro punteggiato da bianche nuvole, gli oggetti sembrano levitare in ordine sparso.
La storia del design italiano è ben rappresentata, da nomi quali: Castiglioni, Zanuso, Aulenti, Albini, Munari, Santachiara… e aziende, come: Fiat, Garelli, Alessi, Zanotta, Piaggio, Flos, Artemide…
Lo “Zoo” di plastica è stato suddiviso in quattro “famiglie”: Animali terrestri, come ad esempio: “Grillo” del 1967 (telefono di Zanuso e Sapper per Sit Siemens) e “Piggy” del 1991 (seduta di Castelli Ferrieri per Matteograssi); Animali acquatici, come ad esempio: “16 Pesci” del 1973 (un gioco di Mari per Danese) e “Moscardino” del 2000 (forchetta-cucchiaio di Iacchetti, Ragni per Pandora design); Animali volatili, come ad esempio: “Mariposa” del 1989 (panchetta di Dalisi per Zanotta) e “Falena” del 1994 (lampada di Siza per Fontana Arte); Animali lucido-fantastici, come ad esempio: “Chimera” del 1966 (lampada di Magistretti per Artemide) e “Moby Dick” del 1974 (seduta di Rosselli per Saporiti).
La visita alla mostra anche se breve è molto piacevole, in tutto 42 oggetti, tra: ciclomotori, lampade, poltrone, sedie… una passeggiata in compagnia dei maestri del design italiano.
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Fino al 8.IX.2002
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Le parole e le cose
Animal House
Oggetti con nomi e forme di animali
Curatore: Silvana Annicchiarico
Allestimento: Giancarlo Basili
10 maggio – 8 settembre 2002
Orario: 10 – 20, continuato, chiuso il lunedì
Ingresso: libero
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
20121 Milano
tel. 02-724341
fax 02-89010693
[exibart]