20 febbraio 2004

fino al 30.V.2004 Dreams. I sogni degli italiani in 50 anni di pubblicità televisiva Milano, Triennale

 
Anima del commercio o commercio dell’anima? La pubblicità televisiva, con i suoi paradisi artificiali e i suoi nostalgici caroselli è al centro di una retrospettiva milanese che ne celebra i fasti evitando letture sociologiche e antichi cliché. Un tuffo dentro una modernità d’altri tempi. Con il rimpianto per un’Italia che forse non esiste più…

di

C’è qualcosa di vero nella caustica definizione che della pubblicità diede Marcello Marchesi: commercio dell’anima. Almeno a giudicare dalla grande mostra organizzata dalla Triennale in collaborazione con la Rai nell’ambito delle celebrazioni per i cinquant’anni della televisione italiana.
Un possente amarcord che si articola in due percorsi paralleli, quello storico-didascalico suddiviso in “piazze” e “corridoi” e quello artistico, scandito da nove “stanze” affidate all’interpretazione di altrettanti artisti, tra i quali Stefano Giovannoni, Denis Santachiara, Stalker e la premiata ditta Ciprì e Maresco con la Stanza degli affetti e dei sentimenti, una video-installazione che, in mezzo alla degradata immobilità di personaggi alla Cinico Tv mostra, su un piccolo schermo, le immagini soavi della famigliola pubblicitaria standard.
Dreams - Osvaldo Cavandoli
All’ingresso sono esposti i primi modelli di televisore realizzati in Italia –tra artigianato e design- da Giovanni Sacchi e Marco Zanuso, e, sull’onda dell’inevitabile Carosello, tutta la mostra è un continuo echeggiare e sovrapporsi di musiche, parole e immagini che hanno il potere di risvegliare in un attimo sensazioni sepolte da anni. Ci sono i deliziosi cartoons dei primi anni, da Calimero a Cocco Bill, i disegni dal tratto inconfondibile di Erberto Carboni e i volti di grandi attori come Vittorio Gassman e Gino Cervi che, con un’eleganza ormai sconosciuta, “consigliavano” al pubblico prodotti dai nomi curiosi caduti oggi nell’oblio. Su tutto, la “nostalgia di quando laDreams - Televisore 0di Giovanni Sacchi televisione poteva permettersi questa eleganza, questa intelligenza”, come scrive Italo Lupi all’ingresso della sua Stanza della nostalgia. La mostra, oltre che del lavoro dei curatori (Silvana Annicchiarico, che l’anno scorso, sempre alla Triennale, curò l’esposizione sul design italiano, e Gianni Canova, direttore del mensile cinematografico “Duellanti”), si avvale anche del contributo di Gillo Dorfles e Aldo Grasso che fanno parte del comitato scientifico.
Concludono l’itinerario una sorta di archivio fruibile di vecchi spot, e –dulcis in fundo- un’irresistibile antologia di parodie che la tv ha dedicato alla pubblicità, da Raimondo Vianello a Corrado Guzzanti.

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andrea tomassoli
mostra visitata il 18 febbraio 2004


DreamsDreams. I sogni degli italiani in 50 anni di pubblicità televisiva
Milano, Triennale, Viale Alemagna 6 (zona Cadorna);
orario di visita: 10.30 – 20.30, chiuso il lunedì;fino al 30 maggio 2004
biglietto: intero €7, ridotto €5, ridotto gruppi €3;
a cura di Silvana Annicchiarico e Gianni Canova;
allestimento: Karim Azzabi;
catalogo: a cura di Gianni Canova, Bruno Mondadori Editore;
informazioni: tel. 02-724341; fax 02-89010693;
sito: www.triennale.it  


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