31 luglio 2002

fino al 30.IX.2002 Ali Hamadou imprenditore senegalese in Italia – Sislej Xhafa Pisa (Ospedaletto), Stabilimento Teseco

 
Sislej Xhafa, giovanissima star più che emergente del panorama artistico internazionale, crea per Teseco un simbolo e ci forza a riflettere. Pregiudizio, diversità, integrazione e il nostro futuro…

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Da ormai vent’anni il Gruppo Teseco ha mostrato sensibilità alle tematiche che toccano l’arduo cammino di uno sviluppo “equo e sostenibile”. Per sua stessa natura l’azienda si occupa di bonifiche di siti contaminati, raccolta e trattamento rifiuti, analisi chimiche, ecc., ovvero opera nel campo dell’ingegneria ambientale e dell’ecologia. L’aver creato una collezione d’arte contemporanea nella sede stessa dello stabilimento, nella zona industriale di Pisa, vuole essere un segnale forte, una bonifica dell’anima, un arricchimento per chi fra quelle opere presta ogni giorno il suo lavoro. La collezione è da vedere, anche per il valore aggiunto di questa ambientazione così particolare (è aperta al pubblico ogni primo e terzo martedì del mese), e la Fondazione Teseco per l’arte contemporanea, che la gestisce, si impegna attivamente nell’allargare alla dimensione sociale e culturale l’attività del Gruppo. Così, chiamando a riflettere nel corso dell’anno filosofi, economisti, esperti di comunicazione, sul tema “Impresa e cultura verso uno sviluppo sostenibile”, quale sceltaSislej Xhafa "Ali Hamadou" Gruppo Teseco, 2002 Copyright immagini: GRONCHI FOTOARTE - PISA più calzante, per una nuova grande opera, se non Sislej Xhafa, l’artista kosovaro che ha fatto di integrazione, clandestinità, diversità il motore primo della sua poetica?
E così Sislej ci presenta Ali Hamadou, imprenditore senegalese in Italia, avvolge tutta l’operazione di un’aura misterica, le vuol dare connotazione di sogno conducendoci cechi dentro il buio dello stabilimento. Solo qui, al fuggevole riflesso di flash e accendini, possiamo intravedere la grande sagoma (quattro metri di altezza) di questa statua in vetroresina, una figura in giacca e cravatta, con la sua brava ventiquattrore d’ordinanza: uomo, e nero. Di lui Sislej ci racconta che è un esempio, non uno stereotipo, ci parla di globalizzazione, non solo economica, ma soprattutto culturale, ci invita a riflettere. «I clandestini saranno il futuro», ama ripetere. Voleva sorprenderci? Provocarci? Non so, io so solo che un amico imprenditore ce l’ho da molti anni. Vive a Pisa (per l’appunto). E non è senegalese. È nigeriano.

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Sito ufficiale del Gruppo Teseco

valeria ronzani


5 luglio – 30 settembre 2002
Pisa, Laboratorio per l’Arte contemporanea, Stabilimento Teseco, via G. Monasterio 4
Ingresso: gratuito (su appuntamento)
Info: tel.: 050-987551 fax 050-987575


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