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Dopo le mostre su Jean Michel Basquiat e Joseph Beuys, la Fondazione Bevilacqua La Masa ed il Centro Italiano per le Arti e la Cultura di Roma propongono questo eccezionale evento espositivo: un omaggio a Frida Kahlo, una delle artiste più amate e più originali del Novecento, ed insieme un percorso espositivo attraverso il cosiddetto Modernismo Messicano, un movimento che a partire dagli anni ’10 rinnovò profondamente la pittura di questo paese, assimilando le tendenze impressioniste, postimpressioniste europee e, negli anni ’30, le suggestioni del surrealismo di Breton. È utile sottolineare che tutto questo avvenne proprio nel periodo dei grandi sconvolgimenti politici e sociali che caratterizzarono la rivoluzione messicana, per cui le esperienze stilistico – formali europee si innestarono nella ricerca di un’arte popolare, intrisa di valori etici, comunicativa e non intellettualistica. Artisti come Diego Rivera, Rufino Tamayo, José Clemente Orozco, Maria Izquierdo, Ramon Cano Manilla, alternano riferimenti formali a Cézanne, Rousseau e De Chirico ad impetuosi ed epiche rappresentazioni come “Il combattimento” del 1920 di Orozco e l’impressionante “La nostra condizione attuale” del 1947 di Siqueiros
Tuttavia il cuore della mostra sono le opere di Frida Kahlo; otto quadri dei quarantacinque a lei attribuiti.Si tratta di autentici ex voto, icone di un’esperienza biografica straordinaria fatta di passione civile e di indicibili sofferenze fisiche.
L’artista iniziò a dipingere dopo un incidente a diciotto anni che le danneggiò la spina dorsale, segnandole la vita per sempre. La sua pittura appare una lucida analisi e trasfigurazione di momenti tragici quali i ripetuti episodi di aborto, i dolorosi interventi chirurgici, le delusioni affettive nella travagliata relazione con Diego Rivera, e proprio a questa lacerazione interiore si rivolge il capolavoro della mostra “Le due Frida” del 1939, che per la prima volta è possibile ammirare in una mostra fuori del Messico. Ciò che stupisce è lo sguardo impassibile che l’artista esibisce negli autoritratti; quegli occhi che, come nell“Autoritratto con scimmiette” del 1945, si confrontano con l’energia istintiva degli animali e lo spirito della natura, alla quale Frida sentiva visceralmente di appartenere, considerandola l’unica religione possibile insieme all’amore per il suo Paese.
L’esposizione è arricchita da una sezione fotografica, costituita anche da pregevoli ritratti di Frida Kahlo eseguiti da Edward Weston, e da alcune opere di giovani artisti messicani tra cui Javier Marin e Gustavo Aceves.
Nel catalogo introducono alla mostra un appassionato intervento critico di Achille Bonito Oliva ed un’utile inquadramento storico di Louis Martin Lozano.
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Un percorso originale legato alla mostra di Venezia su www.altamiragallery.it
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Stefano Coletto
Frida Kahlo e i capolavori della pittura messicana
Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia, Piazza San Marco, 71/c
Fondazione Bevilacqua La Masa 041/5207797 – 041/5208879 fax 041/5208955
E-mail:info@bevilacqualamasa.it; sito web: www.bevilacqualamasa.it ;
Ufficio Stampa della Fondazione Gianna Rossi
Dal 8/06/2001 al 8/10/2001
Orario di apertura della mostra: da lunedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00
da luglio chiuso il martedì
Prezzo del biglietto: interi lire 12.000; ridotti di legge lire 8.000
Catalogo a cura di Louis Martin Lozano e Achille Bonito Oliva
Ed. Gabriele Mazzotta
Per arrivare: in battello, dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, linea 1 o 82
le fermate sono San Marco – Vallaresso o San Zaccaria; a piedi, direzione Piazza San Marco angolo delle Procuratie Nuove al numero civico 71/c
[exibart]
mamma mia! Se avrete occasione di conocere o vedere l’artista neozelandese Jaqueline Fraser (presente alla biennale) non potrete notare che sembra la sosia di Frida Kahlo. Incredibile…veramente incredibile. Ora i cloni ci sono, ne abbiamo la prova. Nano nano.
Vera artista.
Emozione e interpretazione grandissima.
Muove, muove.
Grande artista.
Ciao, Biz.
è vera arte! Menomale.
Sìììììì!!!!!!……Finalmente posso andare a vedere da vicino le opere di questa grandissima artista che per tutta la vita dipinse le proprie ossessioni. se pensate che fu moglie del muralista Diego Rivera si può solo immaginare quanto carisma e fascino potesse avere
Sono un’affezionata ammiratrice di Frida Kahlo, che ho conosciuto in Messico. La mostra più esauriente che racchiudeva le sue opere però l’ho vista un paio di anni fa alla Fondation Gianadda, Martigny, Svizzera. Si esponevano decine di quadri suoi e di Diego Rivera. Sono delusa dal fatto che in Italia si faccia tanta pubblicità per presentare comunque un numero ridotto di quadri (8).
Penso comunque di andare a Venezia per rivedere “Las dos Fridas”, un’opera bellissima dell’indimenticabile dea azteca.
insomma,poche opere.
Un’esposizione che colpisce al cuore:MERAVIGLIOSA FRIDA!!!
Il quadro Le due Frida è veramente bellissimo. Sono rimasta davvero impressionata, anche dalle dimensioni. Il numero così limitato delle opere è giustificato dal fatto che Diego Rivera ha fatto un fidecommesso sulle opere sue e di Frida che si trovano nella loro casa di Città del Messico, cosa a mio parere giustissima.Bellissima mostra, utilissima per me che faccio la tesi su Frida.