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fino al 7.VI.2003 Stanze – Franco Fontana Treviso, Galleria Vanzella Fotografia
venezia
La vertigine del colore e il rigore della forma. Nudi paesaggi e architetture interpretati attraverso dettagli arditi e contrasti stranianti. Nella fotografia sensuale e solare di Franco Fontana…
Che cos’è la creatività? Come prima impressione la determinerei una presenza dell’intelligenza, una nota distintiva della personalità fatta di invenzione, emozione, fantasia, agilità, un pensiero avventuroso che fa a pezzi le regole, aperto a nuove esperienze, che cerca sempre nuove risposte per interpretare il mondo (…).
Non ci sono forse parole più appropriate delle sue per descrivere il rapporto appassionato e insaziabile di Franco Fontana non solo con la fotografia, ma con l’intera concezione del mondo.
Significativamente intitolata Stanze , per sottolineare un percorso espositivo basato sulla componente cromatica e non temporale, la personale che la Galleria Vanzella gli dedica ne pone in rilievo, innanzitutto, la dimensione spaziale e architettonica dell’inquadratura.
La violenza del contrasto cromatico e del rapporto luce-ombra esalta un dettaglio talvolta perfino minimalista. Come avviene, ad esempio, in Paris, in cui l’occhio del fotografo coglie, nel fiammeggiare del rosso, la “personalità” distintiva di una comune scena urbana. In Paesaggio urbano. New York (1979) l’effetto straniante, “progettuale” è invece dato dalla tripartizione dell’immagine. La compattezza azzurra del cielo diventa una sorta di quinta su cui si stagliano le due facciate contrapposte, greve e materica la prima quanto diafana e trasparente appare la seconda. Roma (anch’essa del ’79) sembra richiamare l’esperienza di Antonioni nell’Avventura . L’immagine si configura, infatti, come una di quelle “soggettive improprie” di cui il regista è maestro. Assumendo il punto di vista dell’osservatore, che comunque è possibile vedere di spalle nell’inquadratura, possiamo comprendere l’esperienza fisica e spaziale della sua flânerie, pur mantenendo la distanza critica di chi rimane esterno alla scena.
Analogamente, le molte immagini dedicate al paesaggio americano- soprattutto strade e città- sembrano omaggiare non solo il mito dell’on the road, così proprio degli anni ’60 in cui Fontana si è formato, ma anche la cultura visiva, tipicamente statunitense, della cartellonistica pubblicitaria degli anni ’50, le cui vaste e contrastate campiture di colore non a caso ritornano anche nel cinema di un grande narratore di viaggi e landscapes come David Lynch .
Al contrario, i paesaggi italiani e spagnoli documentano la fascinazione di Fontana per quel puro dato estetico che gli permette di leggere il reale come tessitura e geometria, mentre i nudi omaggiano la carnalità e la solarità di un corpo femminile sottratto a qualsiasi pruderie benpensante o borghese.
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elena franzoia
mostra visitata il 3 maggio 2003
Stanze. Fotografie di Franco Fontana.
Fino al 7.VI.2003
Galleria VANZELLAFOTOGRAFIA
Via Inferiore, 28
Treviso
Tel./fax: (+39) 0422-544758
Web site: www.vanzella.it
e-mail: info@vanzella.it
Orario: da lunedì a sabato 16.00-19.30; domenica chiuso.
Ingresso: libero
Mostra a cura di Giuseppe Vanzella
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