-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 31.VII.2002 By-pass – percorso alternativo Monteprandone (ap), Palazzo Parissi
marcheabruzzi
A Monteprandone, piccolo paese arroccato tra i declivi marchigiani, dieci artisti si uniscono per dar vita ad un laboratorio d’arte. Facendosi portavoce dell’evoluzione schizofrenica del vivere contemporaneo…
di Paola Capata
E come potrebbe essere altrimenti? Mettete dieci artisti, per lo più giovanissimi e quasi emergenti, aggiungete la totale diversità tecnica e concettuale con la quale essi lavorano ed avrete quello che a prima vista potrebbe sembrare un magmatico insieme di personalità, potenti e complesse al tempo stesso, che non hanno nulla a che spartire l’una con l’altra. Sbagliato. Gli artisti scelti dal curatore Stefano Verri sono legati invece a filo doppio da un sottile filrouge, un percorso alternativo che attraversa le coscienze e diventa il by-pass necessario e vitale per la comprensione del mondo. Ognuno di loro tenta, attraverso l’atto artistico e la ricerca che ne è alla base, di rivelare le contraddizioni della società in cui viviamo, o più semplicemente di coglierne gli aspetti sottili, nascosti e quasi dimenticati nella velocità dei ritmi quotidiani.
Per questi motivi il cubo dei mille Flash Art falsi di Zak Manzi-Angelo Rossi, ridicolizzazione del sistema artistico e della sua pretesa d’infallibilità, si sposa così bene con il Genetics di Caterina Notte, simbolo dell’avatar , del doppio virtuale, la cui presenza attrae e destabilizza al tempo stesso.
Così come l’installazione Metastasi di Filippo Sorcinelli, (uno dei lavori più complessi della mostra) è denuncia e condanna del potere religioso ed insieme speranza di riscatto dalla sua corruzione; le opere di Giuseppe Restano sono dei banali oggetti sottratti a forza dal nostro spazio domestico e riconsegnati sotto forma di oli dalle tinte calibratissime, con un taglio fotografico estremamente ricercato che ne spiazza la nostra usuale percezione, trasformandoli in elementi nuovi e stranianti.
Mentre i grattacieli piatti e vuoti di Marco Nemeo sono icone della nostra esistenza. La strada che attraversiamo per andare in ufficio, il palazzo che vediamo dalle finestre di casa, i grandi disegni a carboncino della giovane francese Anne Lhèritier, che ritrae i cortili dei grandi palazzi della periferia milanese, ci ricordano l’esistenza del dettaglio che non si vede, o forse nella fretta, non si guarda.
Dovremmo parlare ancora a lungo dell’opera di Sabrina Muzi, che riflette sulla difficoltà delle relazioni interpersonali in una società priva di dialogo (decisamente interessanti i suoi video, in cui la corporeità assume una valenza pregnante) o del video di Zhang Qi-Kai, Mind the gap che vede l’artista-protagonista teso nell’impossibile e vano sforzo di salire al contrario una scala mobile della metropolitana londinese (metafora dello sforzo del vivere?), o ancora della ricerca sulla tecnologia e la comunicazione di massa di Franco Fiorillo (anche questa una buona opera, forse un po’ sacrificata nell’allestimento) o dell’iperrealismo dei piloti protagonisti di scorribande notturne nell’underground metropolitano di Roberto Morone …
articoli correlati
Giovani artisti marchigiani alla Stamperia dell’arancio, Grottammare
Marco Memeo alla galleria Franco Marconi, Cupramarittima
forum correlati
Forum Libero
paola capata
mostra visitata il 14.VII.2002
dal 14.VII al 31.VII
By-Pass percorso alternativo, Palazzo Parissi, Monteprandone (ap), centro storico. A cura di Stefano Verri. Orario 18/20 21/24, info 073562555 3383115632, ingresso libero, catalogo disponibile in mostra.
[exibart]