fino al 18.VI.2003 Visual-e [vjing/mixed media] Milano, luoghi vari / Parigi, Electron Libre

L’esperimento è riuscito, e, alla sua seconda edizione, Visual-e si arricchisce con delle novità. Dopo la serata inaugurale del 23 aprile ai Magazzini Generali, gli appuntamenti si susseguiranno in altri noti club della vita notturna milanese (Ragoo, Frida, Buddha Soul, Q club, B4, Dynamo…), per offrire uno spettacolo che ogni volta amalgami arte, design, grafica, fotografia e musica. La formula di base rimane quella dell’anno scorso: una serie di opere selezionate dall’Archivio Giovani Artisti del Comune di Milano trovano una ricollocazione nei visual mixati e proiettati dai Visual Factory, in una suggestiva alternanza di schermi, accompagnati dalla musica elaborata dai dj PEG. I diversi lavori degli artisti diventano così la base della manipolazione digitale della vj crew, in un gioco di contrappunti visivi che avvolgono il pubblico al ritmo della musica. Le novità riguardano prima di tutto gli spazi coinvolti: si è notevolmente ampliato il numero dei locali milanesi che ospiterà le proiezioni, e che diventerà una sorta di “circuito privilegiato” per le successive edizioni di Visual-e e per le altre iniziative realizzate dall’Associazione Artematic in collaborazione con il Settore Sport e Giovani del Comune di Milano. Non solo: Visual-e “incontra” uno degli spazi più interessati di Parigi, l’Electron Libre, effervescente laboratorio culturale nato da un’esperienza di autogestione (ribattezzata dai giornalisti francesi “squart”, dalla contrazione di “squat” e “art”) e ora acquistato del Comune di Parigi. Qui verranno proiettate, per una settimana, le opere dei giovani dell’Archivio, mentre gli artisti francesi saranno invitati a presentare i propri lavori in una serata dedicata a loro, ancora una volta ai Magazzini Generali.
Quella che era partita come una proposta di “emancipazione” delle opere d’arte giovanile dagli abituali spazi espositivi, e allo stesso tempo come modello progettuale in cui diverse modalità espressive potessero incontrarsi e “sperimentarsi” in nuovi contesti (oltre a Visual-e, anche la serata CityDanceFloor), continua a produrre interessanti commistioni a diversi livelli. Il progetto Visual-e sembra essere un costante “uscire dai confini”: visual e club diventano rispettivamente nuovo medium e galleria sui generis per le opere d’arte più disparate, andando a creare un circuito di diversa fruizione diffuso nel tempo e nello spazio cittadino, migrando infine verso gli spazi e le esperienze artistiche di una delle grandi capitali europee, e creando l’ennesima, fertile, sinergia. Uno scambio di idee ed esperienze, che si concretizzerà attraverso uno dei linguaggi più innovativi della club culture internazionale, quello del visual, indirizzato più di altri alla continua, instancabile e imprevedibile sperimentazione.

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monica ponzini