14 luglio 2008

Il confine che non c’è. Public art nella terra di nessuno tra Italia e Slovenia…

 

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Il valico di confineDopo l’applicazione dei trattati di Schengen il confine italo-sloveno non c’è più, rimangono solo i caselli diroccati e i vecchi magazzini della dogana. Eppure la no men’s land è esistita e ha separato topograficamente persone e cose. Ed è proprio questo non-luogo la sede di un’inedita manifestazione di public art, Microstorie affollano il confine, curata da Roberta Cianciola e Massimo Premuda in collaborazione con il Corecom, che ha coinvolto nei mesi scorsi le città di Trieste, Gorizia, Koper e Nova Gorica. Gli abitanti dei quattro centri sono stati intervistati ed invitati a raccontare la percezioni cromatiche del confine che per anni, seppur con una certa permeabilità, ha diviso Europa dell’Est ed Occidente. I colloqui nelle due lingue saranno proiettati su megaschermi, mentre saranno distribuite buste con la terra che ciascuno potrà portarsi a casa. Nei prossimi giorni i video ed altri questionari saranno collocati presso le stazioni di servizio e gli shop dei dintorni per stimolare riflessioni dei numerosi turisti di passaggio. (d. c.)






Martedì 15 luglio 2008 – ore 19.00
Valico di confine di Rabuiese – Muggia (Ts)
Info: 0403773889 –
corecom@regione.fvg.it

[exibart]

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