06 giugno 2010

Tutto è connesso, a festeggiare il Castello di Rivoli anche un dj set by Xplosiva

 

di

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La rassegna presenta opere della collezione, riallestite con la collaborazione degli stessi artisti, e recenti acquisizioni molte delle quali esposte per la prima volta. Tra gli artisti Giovanni Anselmo, Tacita Dean, Hamish Fulton, Mona Hatoum, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Simon Starling.
Nell’ambito di Tutto è connesso – questa è l’attesa mostra di cui si parla, con la quale parte la nuova era del Castello di Rivoli -, Xplosiva partecipa all’evento inaugurale con il dj set di Sergio Ricciardone, dedicato in particolare all’artista, provocatore e performer Vito Acconci, al quale è riservato il terzo piano del Castello, con una selezione di oltre trenta lavori tra video e film fra poesia, video, body art, architettura.

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Lunedi 7 giugno 2010 – ore 19.00
Piazza Mafalda di Savoia – Rivoli
Info: 0119565222 –
info@castellodirivoli.org
Web: www.castellodirivoli.org

[exibart]

12 Commenti

  1. …se in Italia avere una direzione ‘giovane’ significa trasformare un museo in un giochetto da ragazzini a botte di milioni di euro pubblici…..meglio avere una direzione tradizionale, seria, colta e con una vera credibilità nella cultura internazionale

  2. Mi fanno ridere quelli definiti provocatori che poi hanno a disposizione gli spazi più esclusivi del sistema.
    Prova a provocare davvero il sistema e poi vediamo…

  3. ma Ricciardone è davvero così bravo? qui la questione non è se sia o non sia un ‘amichetto’ di Bellini, ma il fatto che lo si proponga (almeno a giudicare dall’impaginazione di exibart) come un protagonista dell’inaugurazione di Rivoli ‘nuovo corso’, al pari dei vari Anselmo, Fulton, Dean, Acconci, che evidentemente non sono ritenuti in grado di attrarre le masse dei giovinastri, alle quali evidentemente si punta, rifacendosi a certi pessimi esempi..
    un’idea stantia, già messa in pratica migliaia di volte nello scorso decennio, anche dal museo del Castello di Rivoli (mostra “The Moderns” del 2003, anche allora il Ricciardone alla consolle.. sette anni fa!).
    l’offerta, per quanto riguarda artisti e opere, sembra interessante, vuol dire che si farà a meno di presenziare all’inaugurazione, per andare piuttosto a visitare le mostre (senza dj) in un qualsiasi giorno della settimana, insieme a pochi altri visitatori..

  4. E’ sempre meglio vedere le mostre DOPO le imaugurazioni. Io cerco di schivarle con accuratezza. Si vuol vedere l’arte o (farsi vedere con) le persone?

  5. Ero presente all’inaugurazione, però la polemica sulla musica e sulla scelta del dj per la serata mi pare sterile. Sarebbe stato più appropriato optare per soundscape dark ambient? Oppure illbient? Oppure art rock? Io avrei preferito un dj set che partiva da Dälek proseguiva con King Cannibal, Techno Animal, The Bug e Atari Teenage Riot e finiva con i Fear Factory remixati dai Front Line Assembly, però occorre considerare il contesto in cui ci si colloca e l’audience, che – nel caso specifico – era variegata e impegnata nella fruizione di un aperitivo. Non stiamo parlando di soundtrack per installazioni o per sonorizzare le sale del museo. That’s all.

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