22 aprile 2016

Non solo un museo, non solo una biblioteca: a Rovereto un week end con tutti i libri del Trentino, nella vecchia sede del MART

 

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Il Mart di Trento e Rovereto non è solo un museo di arte contemporanea, ma anche un importante centro di ricerca: la sua biblioteca e il suo archivio costituiscono infatti il Centro Internazionale degli studi sul Futurismo e vantano circa 80mila tra volumi e documenti in depositi e donazioni. 
L’ufficio cultura della provincia di Trento ha organizzato, fino al 25 aprile, proprio nella vecchia sede del Mart, Palazzo delle Albere, la manifestazione Biblioé: 150 luoghi comuni, in cui tutte le biblioteche del Trentino si mostrano al pubblico con il loro posseduto più attrattivo e curioso e, soprattutto, con una vastissima offerta di attività, laboratori, workshop, reading  per adulti, bambini e ragazzi. L’evento è suddiviso in sezioni tematiche e la biblioteca del Mart cura quella dedicata al segno: un sintetico, ma ricco, percorso sul libro d’artista. Nella biblioteca del museo, l’Archivio di Nuova Scrittura di Paolo Della Grazia e il fondo Liliana De Matteis custodiscono rispettivamente i maggiori risultati delle ricerche verbo-visuali degli anni Sessanta e Settanta e una raccolta dei principali libri d’artista pubblicati tra gli anni Cinquanta e Novanta. 
Il percorso parte dalla stramba e innovativa rilegatura futurista del libro imbullonato di Fortunato Depero passando per i livre de peintre con Jazz di Henri Matisse e L’Alphabet di Sonia Delaunay, fino ai libri d’artista, così definiti, di Yves Klein, Sol Le Witt, Emilio Isgrò per arrivare al filone degli anni Sessanta e Settanta con la poesia visiva di Ketty La Rocca, Michele Perfetti, Emilio Scanavino, Alba Savoy. Un discorso a parte è stato riservato al grande innovatore italiano del libro, Bruno Munari che, sin dalla sua partecipazione al movimento futurista, ha sperimentato molto con la carta stampata per approdare poi alla massima rivoluzione dell’oggetto libro con i suoi libri illeggibili o i prelibri dove il testo scompare totalmente per lasciare spazio a forma e colore e, soprattutto, all’immaginazione e alla percezione del lettore.
Insomma, il Mart, ancora una volta si dimostra non solo un museo, ma un prezioso organo di ricerca attivo e presente a livello nazionale, che non dimentica mai il legame con il contesto locale. (Sara Candidi)
In home page: Anna Valla, Irma Blank, Ettore Spalletti, Alba Savoy  

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