Stavolta nessuno si azzarderà a parlare di preferenze esterofile, perché i dieci nuovi direttori per gli altrettanti Musei e Parchi Archeologici italiani sono tutti “tricolore”, e un paio tornano proprio in Italia, dopo esperienze all’estero: Andreina Contessa, che viene dal Nahon Museum of Italian Jewish Art di Gerusalemme e che andrà al Museo Storico e Parco del Castello di Miramare (Trieste), e Simone Verde che dal Louvre-Abu Dhabi andrà a Parma, al Complesso Munumentale della Pilotta. Non in ultimo siamo felici della nomina di Andrea Bruciati, direttore di ArtVerona e contributor di Exibart, alla dirigenza di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli (sopra).
Al Museo Nazionale Romano, di Roma, andrà invece la storica dell’arte Daniela Porro e al Museo delle Civiltà, sempre a Roma, l’archeologo Filippo Maria Gambari e un altro archeologo, Valentino Nizzo, sarà a capo del Museo Nazionale di Villa Giulia, ancora a Roma.
Al Parco Archeologico dei Campi Flegrei l’archeologa Adele Campanelli, Dirigente archeologo del Mibact, dove lavora dal 1980; al Parco Archeologico dell’Appia Antica va Rita Paris, archeologa e Funzionaria del Ministero dei beni culturali dal 1983, responsabile dei monumenti e delle aree archeologiche di questo sito dal 1996; al Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano, mentre all’Archeologico di Ostia Antica Fabrizio Delussu, Direttore e curatore del Museo archeologico di Dorgali, in Sardegna, dal 2012 al 2016. «Con queste 10 nomine di grande levatura scientifica, sono state riconosciute le eccellenze italiane, con particolare riferimento all’archeologia e alla storia dell’arte», ha dichiarato il ministro Franceschini, sostenendo le scelte della giuria Presieduta da Paolo Baratta e di cui hanno fatto parte il professore Lorenzo Casini, lo storico dell’arte – al Metropolitan – Keith Christiansen, Claudia Ferrazzi – consigliere di Amministrazione del Louvre-Lens – e Michel Gras, archeologo e direttore di ricerca del Centre national de la recherche scientifique di Parigi. Buon lavoro!
