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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di chiarimento sulle circostanze della tragica scomparsa di Chiara Fumai, inviataci da Antonella Spano, tra i fondatori della Doppelgaenger, galleria di Bari vecchia nei cui spazi è stato ritrovato il corpo senza vita della giovane artista.
Amiche da sempre, Fumai considerava Spano “la sua anima gemella” e queste sono le parole della gallerista: ‹‹Sono certa che abbiate appreso della triste notizia della morte improvvisa di Chiara Fumai. Insieme alla notizia sono circolati dettagli delle circostanze che per me è doveroso chiarire. È smentita sotto ogni punto di vista la morte per overdose di farmaci. Chiara ha fatto un gesto estremo e deliberato impiccandosi mentre era da sola negli spazi di galleria che la ospitava in momento di vita privato molto delicato. Sento il dovere di essere chiara anche per salvaguardare la dignità di una artista che ha lavorato e vissuto con grande consapevolezza, rigore e forza. Per quanto potete fate circolare la verità. Scusate le poche e fredde parole, ma sono piena di dolore (e rabbia per i giornalisti d’assalto).››