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Taglio del nastro oggi, nel cuore della Toscana, per Voci, progetto che unisce arte e letteratura in un percorso che, dal centro di Peccioli, provincia di Pisa, prosegue nei vicini borghi di Cedri e Fabbrica. In questi luoghi, nei mesi scorsi, sei noti scrittori si sono lasciarsi ispirare da altrettanti edifici storici e, da stamattina, grazie alle suggestive opere permanenti realizzate da Vittorio Corsini, è possibile ascoltare i testi inediti, scaturiti da questo singolare incontro, narrati dalla voce degli stessi autori. Nel centro storico di Peccioli, troviamo i lavori di Laura Bosio, nella Chiesa del Carmine, di Mauro Covacich, nella Chiesa delle Serre, di Romano De Marco, nel Campanile, mentre a Cedri si trovano quelli di Maurizio de Giovanni, nella Chiesa di San Giorgio, e di Ferruccio Perazzoli, nell’Oratorio della Santissima Annunziata, infine quello di Laura Pugno, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano, a Fabbrica.
Gli esiti spaziano dal saggio al giallo, fino al racconto di introspezione e trovano un punto di unione nella possibilità di fruizione a cui Corsini, grande sperimentatore dell’arte pubblica, tema sul quale ci ha rilasciato un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, ha dato vita: sei installazioni che permettono ai visitatori di ascoltare i testi integrali, della durata di circa dieci minuti ciascuno, all’interno dell’edificio che li ha ispirati. Non audio in cuffia o soluzioni analoghe ma opere dalla forte presenza scultorea, tutte molto diverse tra loro e che, mediante una particolare tecnologia, permettono al suono di provenire, in quasi tutti i casi, dalle installazioni stesse, invitando il visitatore a instaurare una relazione personale con i testi, gli edifici e le emozioni.
Voci è un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper e costituisce l’esito più recente di una visione ben più ampia che, da una trentina d’anni, ha reso un paese con poco meno di 5mila abitanti, un centro di sperimentazione dedicato all’arte pubblica, attraverso numerose collaborazioni con artisti contemporanei. Un’identità a cui Peccioli tiene fede con energia e coraggio, in un periodo storico in cui, per scelta o per necessità, molte amministrazioni pubbliche tendono a tagliare i fondi per l’arte contemporanea. «All’inizio degli anni ’90 – ci racconta il sindaco, Renzo Macelloni – a Peccioli si è realizzata un’operazione basata sull’idea di invitare alcuni artisti a confrontarsi con i luoghi, le storie, i paesaggi, così che poi fossero create delle opere le quali tenessero conto di tale contesto con l’obiettivo dichiarato di ricercare una possibile cultura dell’abitare o l’ancoraggio a un nuovo contesto locale. Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini, sono solo alcuni degli artisti che hanno lavorato su Peccioli e hanno riflettuto sull’identità culturale del territorio e vi hanno lasciato alcune opere, il cui numero nel corso del tempo si è arricchito fino a diventare una vera e propria galleria d’arte contemporanea a cielo aperto. Voci si colloca in questo percorso di riqualificazione del centro storico e delle frazioni del Comune, con un salto di qualità, perché all’arte contemporanea si affianca l’arte letteraria, attraverso i racconti di nomi importanti della letteratura italiana attuale».
E Peccioli, ci dice ancora Macelloni, pensa già al futuro, con la prossima realizzazione di una nuova serie di opere, tra cui una passerella progettata da Nagasawa, storico artista scomparso poche settimane fa. Intanto, per sperimentare nuovi modelli di relazione tra territorio, arte e pubblico, in occasione dell’inaugurazione di Voci, l’amministrazione comunale lancia un’app gratuita, ricca di informazioni sulle opere e suggerimenti sul percorso di visita. Chi, inoltre, volesse conoscere le sei opere, sabato e domenica, 21 e 22 aprile, potrà approfittare di una navetta gratuita, per raggiungere gli edifici esterni al centro storico. Tutte le informazioni qui. (Silvia Conta)