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Se non fosse per quella grande M gialla che campeggia all’esterno, stentereste a riconoscerlo. In effetti, la nuovissima sede del McDonald’s di Chicago sembra più un negozio di design o uno store Apple. Già da qualche anno la più importante catena di fast food al mondo ha reagito ai nuovi tempi salutisti proponendo un’immagine rinnovata, lontana dal cibo spazzatura, con colori più green e un menù attento al local. Il vecchio Ronald sa bene che è il packaging a fare il prodotto e così anche la storica sede del Rock N Roll McDonald’s, aperta nel 1983, ha dovuto cedere il passo alla demolizione e al nuovo progetto firmato da Ross Barney Architects, inaugurato ad agosto. Una struttura in legno e acciaio che può vantare diversi standard di sostenibilità ambientale, come pannelli solari e attrezzatura ad alta efficienza per la cucina. Nel centro dell’edificio, di quasi 2mila metri quadrati, si trova un giardino rialzato di felci e betulle bianche e il verde copre anche molte parti del tetto e degli interni, arredati con stile minimale e colori tenui, progettati dalla Landini Associates di Sydney.
«Il nuovo ristorante di McDonald’s a Clark Street è diverso da qualsiasi altro nel portfolio dell’azienda», c’è scritto in un comunicato. L’esperienza promette di essere unica ma è ovvio che gli elementi strutturali tipici del consumo da fast food siano rimasti intatti, solo ben mascherati da qualcos’altro. In fondo, da Chennai a Chicago, il Big Mac non può che essere sempre uguale.