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La mostra che il Victoria & Albert Museum di Londra ha dedicato a Frida Kahlo ha riscosso un successo pazzesco. Biglietti esauriti, richieste in eccesso, lunghe file e così il museo di design e arti applicate ha deciso di prolungare “Making Her Self Up” fino al 18 novembre. Più di 200mila i visitatori fino a ora ma, in effetti, l’entusiasmo era prevedibile, anche perché questa esposizione è incentrata su un argomento al quale gli appassionati di Frida sono molto sensibili, cioè il suo stile personale.
Molto prima degli influencer, c’era lei. In pochi sono riusciti a incidere in maniera così profonda nella storia del gusto e della moda, come Frida Kahlo. Per esempio, Vincent Van Gogh, per citare un blockbuster a caso, è stato un rivoluzionario dell’arte e le sue opere piacciono oggettivamente a tutti ma vogliamo parlare delle sue pesantissime giacche? Bisogna ammettere che il vestiario di Van Gogh era piuttosto ordinario se non dimesso, nonostante i numerosi autoritratti con e senza cappelli più o meno strani. Gli accessori di Frida Kahlo, invece, risaltano allegramente nei colori e nelle forme, i suoi vestiti dalla fine manifattura, ispirata alla tradizione messicana, sono ancora usati come modello dagli stilisti, dalla famosa sfilata in monociglio di Naomi Campbell e Linda Evangelista, nel 1998, firmata Jean Paul Gaultier, fino alla collezione primavera estate 2015 di Dolce & Gabbana. Feticisti e senza rimorsi, tutti vogliono vestirsi come Frida Kahlo e ne sono orgogliosi, come dimostrato dal Guinnes World Record stabilito dal Dallas Museum of Art, che ha chiamato a raccolta esattamente mille persone di ogni età, tutti in abiti à la Frida. E così l’occasione della mostra del V&A è veramente unica per entrare nelle pieghe dello stile Kahlo – e quindi nella sua personalità – perché si tratta di oggetti che non sono mai usciti dalla sua Casa Azul di Coyoacan, interi bauli zeppi di vestiti, gioielli, profumi, copricapi, busti e protesi, oltre a lettere personali e fotografie.
Dunque siete ancora in tempo e potreste approfittare della speciale apertura di 48 ore consecutive, tra il 2 e il 4 novembre, in concomitanza del Giorno dei Morti, che in Messico è oggetto di una particolare riverenza. Per ricreare l’atmosfera di sacro e profano, l’artista messicano Humberto Spinolda allestirà uno speciale altare dedicato a Kahlo, con tanto di spettacoli, dj-set e workshop di trucco e parrucco, che dureranno tutta la notte.