13 marzo 2001

Manetas tra i Pokémon e il Neen

 
Espone a Milano l’artista di origini greche che ha studiato a Brera e vive a Los Angeles. Un’arte disincantata e multiforme, in costante simbiosi con le tecnologie semplici e popolari come quelle dei videogiochi…

di

E’ nato ad Atene trentasette anni fa, si è formato all’Accademia di Brera diventando di fatto un milanese d’adozione, oggi vive e lavora tra Los Angeles, Milano e Nuova York. La partecipazione di Miltos Manetas alla mostra Migrazioni – premio per la giovane arte italiana al nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma sarebbe giustificata semplicemente dalla sua vita che l’ha visto, appunto, migrare per il pianeta.
Il realtà Manetas ha fatto parte della selezione dei 14 artisti di Migrazioni perché – pur non essendo italiano – è considerato una delle più grandi promesse della nostra nuova arte.
Manetas, After Pokemon Palm tree 2000, Vibracolour print cm 280x360
Promessa per la verità già in gran parte mantenuta grazie a numerose iniziative che hanno portato Miltos ad essere uno degli artisti più noti anche negli Stati Uniti: ha creato, sul web, una Chelsea virtuale in una sperimentazione architettonica nella quale ha lavorato insieme al connazionale Andrea Angelidakis.
Chelsea Frenchroad
Nel maggio del 2000 ha incaricato la società di consulenza Lexicon (quella che inventò la parola ‘pentium’) che, a seguito di un progetto da 100mila dollari sponsorizzato dall’Art Production Found, ha creato per Manetas (che dichiarò di volere per se e la sua arte una parola come ‘Cubismo’) la parola Neen che vuole andare ad identificare i neensters, ‘a still undefined generation of visual artists’ come si legge nel Manifesto del Neen.
Il tutto in un’arte che spazia dal figurativo quasi tradizionale alle sperimentazioni multimediali e meta-artistiche, come abbiamo visto.
Fino al 16 marzo, Manetas espone in una personale a Milano, nella galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea dove presenta alcuni dei lavori del progetto After Pokémon con il quale l’artista greco indaga i contemporaneissimi mostriciattoli protagonisti della tv e dei videogiochi nonché idoli dei neensters…
Manetas, After Pokemon Palm tree 2000, Vibracolour print cm 280x360

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Link correlati:
Il Neen
Manetas.com
Galleria Colombo Arte Contemporanea, Milano


Massimiliano Tonelli


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9 Commenti

  1. Contemporaneissimi i Pokémon? Già 3 mesi fa si parlava della crisi incombente anche in Italia, dopo che nel resto del mondo avevano già fatto il loro tempo. Va bene che, come si dice, “morto un pokemon se ne fa un altro” ma, francamente, se questo Manetas è une delle nostre migliori promesse stiamo proprio messi male. Speriamo si inventi qualcosa di nuovo. Ne riparliamo fra qualche anno, di questo poppettino da 4 soldi.

  2. MA smettila cosa dici ma non le leggi le riviste??? E’ il top dell’arte italiana adesso. E speriamo che torni a Milano piuttosto e non solo con le personali.
    Lo voglio vedere presto a Rivoli, Papesse, Pecci ecc ecc

  3. Mica sarà possibile che sul suo sito ci siano pezzi di critica??? Voglio dire che per capirlo bisogna leggere le critiche non il sito suo medesmo !

  4. L’ho visto Manetas e mi sono fatta una mia opinione; potrò farlo o no? Comunque sia se essere al top significa fare un po’ di rumore in Italia solo per aver fatto qualcosa negli U.S.A….contenti voi. Comunque, ribadisco: ne riparliamo fra qualche hanno.

  5. ..vorrei aggiungere, far notare, a queste persone ipercritiche, attente e colte che nell’ultimo messaggio è scritto “hanno” anzichè “anno”…Saluti!!!

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