Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
04
gennaio 2010
fino al 6.I.2010 Gianfranco Pulitano Milano, Angel Art
milano
Un albero di Natale immerso in un mondo popolato da toy. Sculture coloratissime come idee regalo per trascorrere festività alternative. In compagnia di giochi da tavolo “con i volti dell’arte contemporanea”...
Passare un paio d’ore al tavolo da gioco con Andy
Warhol, Vanessa
Beecroft, Marcel
Duchamp, Keith
Haring, Alberto
Burri, Maurizio
Cattelan, Damien
Hirst – e chi più
ne ha, di nomi dell’arte contemporanea, più ne metta – diventa realtà con i
lavori di Gianfranco Pulitano (Messina, 1978).
Christmas arToy è una raccolta di opere legate al concetto di “post-produzione
visiva”, realizzate
dal 2006 al 2008. Nella sua analisi, Pulitano si confronta con icone
internazionali dell’arte contemporanea, ora rendendole protagoniste di giochi
da tavolo, ora di giocattoli da collezione. Si veda a tal proposito l’Acchiappa
Cattelan, in cui
al posto della tradizionale “talpa da acchiappare” col medesimo “martellone” si
dovrà “beccare” il volto del celeberrimo artista. E ancora Opium Game, omaggio ai più noti Opium di Damien Hirst.
Sulle scatole deposte sotto l’albero, al posto del
popolare marchio Giochi Preziosi campeggia il logo rivisitato “gfp giochi”. In altre
parole, per Gianfranco Pulitano “la questione artistica non si pone nei
termini di ‘cosa fare di nuovo?’, ma, piuttosto, in ‘cosa fare con quello che
ci troviamo?’. Oggi gli artisti programmano le forme più che comporle. Il
risultato artistico diventa un mix di opere d’arte esistenti e prodotti
commerciali”.
Proprio come accade nelle fasi di postproduzione
cinematografica, in cui si procede al montaggio, alla creazione di effetti
speciali, al sincrono della colonna sonora, al doppiaggio, alle correzioni
colore ecc., per arrivare in ultimo alla copia definitiva del film.
Nella mostra, dunque, il leitmotiv è il concetto di
“remix”, “simbolo del nostro secolo che contamina ogni settore: cinema,
televisione, musica. L’arte è sempre stata lo specchio del suo tempo e oggi
diventa lo specchio di una società fatta di giovani consumatori che attraverso
le tecnologie possono personalizzare ciò che li circonda appropriandosene”.
Da qui la serie di sculture giocattolo – The surrogate, Lady cheetach, Bubbles… -, tutte citazioni di
celeberrime opere rilette attraverso un processo ironico che rende protagonista
il regno animale. Interessante ancora L’allegro chirurgo estetico, in cui Pulitano strizza l’occhio
alle performance di Orlan. Decisamente emblematico inoltre Indovina l’artista, in cui si susseguono ventiquattro
volti di chi ha segnato l’arte contemporanea e moderna.
Un percorso espositivo estremamente simbolico, disseminato
di tracce metaforiche che mixano a un Natale più pop che mai influenze della
street art, tecnologia, fantascienza. Davanti all’iperrealismo delle immagini,
Pulitano si muove con sguardo pensante e con la leggerezza dell’arte. E plasma,
assembla, riduce, esalta, colora, ribalta, azzera, moltiplica.
Warhol, Vanessa
Beecroft, Marcel
Duchamp, Keith
Haring, Alberto
Burri, Maurizio
Cattelan, Damien
Hirst – e chi più
ne ha, di nomi dell’arte contemporanea, più ne metta – diventa realtà con i
lavori di Gianfranco Pulitano (Messina, 1978).
Christmas arToy è una raccolta di opere legate al concetto di “post-produzione
visiva”, realizzate
dal 2006 al 2008. Nella sua analisi, Pulitano si confronta con icone
internazionali dell’arte contemporanea, ora rendendole protagoniste di giochi
da tavolo, ora di giocattoli da collezione. Si veda a tal proposito l’Acchiappa
Cattelan, in cui
al posto della tradizionale “talpa da acchiappare” col medesimo “martellone” si
dovrà “beccare” il volto del celeberrimo artista. E ancora Opium Game, omaggio ai più noti Opium di Damien Hirst.
Sulle scatole deposte sotto l’albero, al posto del
popolare marchio Giochi Preziosi campeggia il logo rivisitato “gfp giochi”. In altre
parole, per Gianfranco Pulitano “la questione artistica non si pone nei
termini di ‘cosa fare di nuovo?’, ma, piuttosto, in ‘cosa fare con quello che
ci troviamo?’. Oggi gli artisti programmano le forme più che comporle. Il
risultato artistico diventa un mix di opere d’arte esistenti e prodotti
commerciali”.
Proprio come accade nelle fasi di postproduzione
cinematografica, in cui si procede al montaggio, alla creazione di effetti
speciali, al sincrono della colonna sonora, al doppiaggio, alle correzioni
colore ecc., per arrivare in ultimo alla copia definitiva del film.
Nella mostra, dunque, il leitmotiv è il concetto di
“remix”, “simbolo del nostro secolo che contamina ogni settore: cinema,
televisione, musica. L’arte è sempre stata lo specchio del suo tempo e oggi
diventa lo specchio di una società fatta di giovani consumatori che attraverso
le tecnologie possono personalizzare ciò che li circonda appropriandosene”.
Da qui la serie di sculture giocattolo – The surrogate, Lady cheetach, Bubbles… -, tutte citazioni di
celeberrime opere rilette attraverso un processo ironico che rende protagonista
il regno animale. Interessante ancora L’allegro chirurgo estetico, in cui Pulitano strizza l’occhio
alle performance di Orlan. Decisamente emblematico inoltre Indovina l’artista, in cui si susseguono ventiquattro
volti di chi ha segnato l’arte contemporanea e moderna.
Un percorso espositivo estremamente simbolico, disseminato
di tracce metaforiche che mixano a un Natale più pop che mai influenze della
street art, tecnologia, fantascienza. Davanti all’iperrealismo delle immagini,
Pulitano si muove con sguardo pensante e con la leggerezza dell’arte. E plasma,
assembla, riduce, esalta, colora, ribalta, azzera, moltiplica.
articoli correlati
Pulitano a Bari
caterina misuraca
mostra visitata il 17 dicembre 2009
dal primo dicembre 2009 al 6 gennaio 2010
Gianfranco
Pulitano – The Christmas
arToy
Angel Art Gallery
Via Ugo Bassi, 18 (zona Piazzale Lagosta) – 20159 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10-18; domenica su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0236561745; fax +39 0236561240; info@angelartgallery.it; www.angelartgallery.it
[exibart]