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Per volontà dell’Assessore Schiaffino, saggista e disegnatore satirico anch’egli, e con la regia operativa di Mirella Rossini, del medesimo Assessorato al Patrimonio Culturale della Provincia di Genova, è stata inaugurata a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale genovese ed anche luogo di importanti convegni e prestigiose esposizioni, la mostra di Massimo Bucchi, sessantenne vignettista satirico de “La Repubblica”.
Max Media, ovvero la “massima padronanza dei media”: un bel viaggio fra circa trecento illustrazioni ed alcune colorate gigantografie, sapientemente allestite da Marco Vimercati ed illuminate dal duo di Archiluce (Liliana Ladeluca e Jean-Claude Asquié), che si articola in cinque aree (i Fatti, le Idee, i Personaggi, le Paure ed i Pensieri) e che mostra tutta la produzione di Bucchi: “l’allevatore di icocervi” (come lo definiva Umberto Eco), utilizza un personalissimo ed inconfondibile archivio di immagini (fotografie, riproduzioni di stampe artistiche ed in generale immagini tratte da pubblicazioni e riviste) che vengono salvate e riprese, ingrandite, distorte, ampliate, in un certo senso “remixate” con l’uso sapiente del segno grafico e del testo, sempre spiazzante rispetto all’immagine. In mostra anche un video con intervista all’Autore, di cui Federico Zeri disse: “…a me Bucchi fa ridere anche quando disegna una mano sola”. Prefazione del catalogo e della mostra di Eugenio Scalfari. Inizialmente prevista fino al 17, la mostra, visitata da un folto e curioso pubblico, è stata prorogata al 24 novembre. Una sola domanda: ma quell’enorme plastico “in legno, costruito dall’officina del Consorzio Autonomo del porto, in scala 1: 2000 ed aggiornato al 1-9-93”, come recita la targhetta applicata, che ci azzecca, messo di traverso all’ingresso, con la mostra? Attendiamo una replica di Bucchi.
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Mostra visitata il 3.XI.2001
MaxMedia. Vent’anni di satira attraverso le immagini di Massimo Bucchi.
Fino al 24 novembre 2001. Palazzo San Giorgio, Via della Mercanzia, Genova (area zona porto Antico, prossima all’Acquario). Ingresso libero. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18. Domenica chiuso.
Catalogo esistente ma misteriosamente non disponibile in mostra.
Servizi igienici: SI. Possibilità di accesso ai disabili: NO. Bar e ristorazione: nelle immediate vicinanze. Si consiglia una visita alla zona del Porto Antico (http://www.portoantico.it/portoantico)
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