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31
marzo 2010
in fumo_festival Napoli is black
in fumo
Il Comicon si avvicina. Ed è pronto a sviscerare il nero in tutte le sue declinazioni. Stili, contenuti e contaminazioni racconteranno per immagini la storia passata e contemporanea del fumetto. Da non perdere, poi, la parte più oscura di The Spirit...
Napoli si tinge di nero. E conclude così un ciclo durato
ben quattro anni. Quattro, appunto. Come i colori tipografici. Ed è su questi
colori che il Comicon (dal 30 aprile al 2 maggio) ha costruito percorsi filologici e di
approfondimento sulla comunicazione per immagini. Il fumetto è avanti a tutti.
Ma c’è anche l’animazione, e con lei tutte le sfumature espressive che si
creano (e si sviluppano) a partire da questo variegato universo. Dopo il ciano,
il magenta e il giallo, quindi, questo è l’anno del nero. Un tema che
all’apparenza potrebbe sembrare sin troppo facile da affrontare. Ma Napoli è
riuscita a costruire percorsi nient’affatto banali.
ben quattro anni. Quattro, appunto. Come i colori tipografici. Ed è su questi
colori che il Comicon (dal 30 aprile al 2 maggio) ha costruito percorsi filologici e di
approfondimento sulla comunicazione per immagini. Il fumetto è avanti a tutti.
Ma c’è anche l’animazione, e con lei tutte le sfumature espressive che si
creano (e si sviluppano) a partire da questo variegato universo. Dopo il ciano,
il magenta e il giallo, quindi, questo è l’anno del nero. Un tema che
all’apparenza potrebbe sembrare sin troppo facile da affrontare. Ma Napoli è
riuscita a costruire percorsi nient’affatto banali.
Perché la forza di Napoli Comicon, che cresce tanto da
legittimare un’estensione della sede espositiva, sta proprio nella sua capacità
di individuare ed elaborare un concept. Ogni iniziativa, evento espositivo,
incontro o conferenza che sia, qui trova sempre un collegamento con il fil
rouge (pardon, noir) della manifestazione. Niente è
lasciato al caso e ogni appuntamento è come un tassello di un puzzle,
indispensabile a completare il quadro.
legittimare un’estensione della sede espositiva, sta proprio nella sua capacità
di individuare ed elaborare un concept. Ogni iniziativa, evento espositivo,
incontro o conferenza che sia, qui trova sempre un collegamento con il fil
rouge (pardon, noir) della manifestazione. Niente è
lasciato al caso e ogni appuntamento è come un tassello di un puzzle,
indispensabile a completare il quadro.
Nel 2009 il pubblico ha premiato il Comicon, tanto da
obbligare gli organizzatori a ripensare le location e raddoppiare così i luoghi
di attrazione: oltre a Castel Sant’Elmo, quest’anno ci sarà anche la Mostra
d’Oltremare. Editori, incontri e conferenze saranno concentrati nella parte
monumentale del Castello. Mentre l’anima più prettamente commerciale (dai
cosplay ai game) sarà ospitata dalla Mostra d’Oltremare. “Questo è un
esperimento, anche per noi. Pensiamo che la distanza fra i due luoghi sia
interessante sia dal punto di vista turistico sia per le opportunità di
contaminazione fra mondi e visitatori diversi fra loro”. Così commenta l’autore e critico Luca
Boschi, che di
Napoli Comicon è anche direttore artistico. Il biglietto, fra l’altro, è unico.
E permetterà sia di visitare gli spazi sia di viaggiare da una sede all’altra.
obbligare gli organizzatori a ripensare le location e raddoppiare così i luoghi
di attrazione: oltre a Castel Sant’Elmo, quest’anno ci sarà anche la Mostra
d’Oltremare. Editori, incontri e conferenze saranno concentrati nella parte
monumentale del Castello. Mentre l’anima più prettamente commerciale (dai
cosplay ai game) sarà ospitata dalla Mostra d’Oltremare. “Questo è un
esperimento, anche per noi. Pensiamo che la distanza fra i due luoghi sia
interessante sia dal punto di vista turistico sia per le opportunità di
contaminazione fra mondi e visitatori diversi fra loro”. Così commenta l’autore e critico Luca
Boschi, che di
Napoli Comicon è anche direttore artistico. Il biglietto, fra l’altro, è unico.
E permetterà sia di visitare gli spazi sia di viaggiare da una sede all’altra.
Al di là dei tanti ospiti e degli altrettanti appuntamenti,
ciò che appare interessante è la lettura bizzarra e trasversale del nero, che
al Comicon si sviluppa su linee e percorsi paralleli e complementari. “Ci
sarà il nero dei contenuti”, spiega Boschi. “E in collaborazione col Museo del
fumetto di Lucca racconteremo l’epopea del tascabile ‘nero’ all’italiana.
Ovviamente ci sarà Diabolik. Ma ci saranno anche le produzioni sexy e horror,
per lo più sconosciute ai giovani”. Fra gli ospiti, Milo Manara. Parlerà dei suoi esordi (e delle
sue parentesi più “truci”), ma anche di Jolanda de Almaviva e altre storie simili.
ciò che appare interessante è la lettura bizzarra e trasversale del nero, che
al Comicon si sviluppa su linee e percorsi paralleli e complementari. “Ci
sarà il nero dei contenuti”, spiega Boschi. “E in collaborazione col Museo del
fumetto di Lucca racconteremo l’epopea del tascabile ‘nero’ all’italiana.
Ovviamente ci sarà Diabolik. Ma ci saranno anche le produzioni sexy e horror,
per lo più sconosciute ai giovani”. Fra gli ospiti, Milo Manara. Parlerà dei suoi esordi (e delle
sue parentesi più “truci”), ma anche di Jolanda de Almaviva e altre storie simili.
“La seconda declinazione del nero è invece più
intellettuale”,
prosegue Luca
Boschi. “Racconteremo la scelta del nero (e quindi anche il suo contrasto
col bianco) come strumento per raffigurare immagini e storie a fumetti.
Insomma, un percorso internazionale centrato sullo stile e le sue origini.
Penso alla pennellata grassa, quello in cui i fondi si risolvono a colpi di
nero”. Stili
di origine statunitense che si sviluppano poi in molti paesi e che interessano
autori come Hugo Pratt, José Muñoz ed Enrique Breccia.
intellettuale”,
prosegue Luca
Boschi. “Racconteremo la scelta del nero (e quindi anche il suo contrasto
col bianco) come strumento per raffigurare immagini e storie a fumetti.
Insomma, un percorso internazionale centrato sullo stile e le sue origini.
Penso alla pennellata grassa, quello in cui i fondi si risolvono a colpi di
nero”. Stili
di origine statunitense che si sviluppano poi in molti paesi e che interessano
autori come Hugo Pratt, José Muñoz ed Enrique Breccia.
Ci sarà poi il nero visto attraverso la contaminazione fra
arte e fumetto, ispiratore di molti artisti di arte figurativa, in una
collettiva curata e organizzata da Davide Vecchiato (Back from Black, al Museo Madre). E non poteva
mancare neppure l’omaggio all’Audace Bonelli e alla storica casa editrice
(mostra in corso al Pan, fino al 9 maggio). “Ci sarà poi il nero
politico con la mostra di autori satirici”, prosegue Boschi, “e una rassegna di film storici di
animazione: quelli in cui il nero è riferito ai personaggi, e quelli in cui il
nero è invece inteso come ‘politicamente scorretto’. Proietteremo film che
appartengono alla black list che le major non vogliono far vedere”. Ma l’appuntamento forse più
atteso è quello con gli originali di The Spirit. Non tavole qualunque, “ma
le storie più nere di Will Eisner. Quelle storiche degli anni ’40”, precisa Boschi.
Ma ora che col nero si esauriscono i colori della
quadricromia, cosa ci si dovrà aspettare dal Comicon 2011? “Troveremo
un nuovo percorso, un nuovo elemento di svolta”, risponde Boschi. “La
prossima edizione aprirà quindi un altro ciclo, che sarà svelato con alcune
anticipazioni nel corso del festival 2010”.
quadricromia, cosa ci si dovrà aspettare dal Comicon 2011? “Troveremo
un nuovo percorso, un nuovo elemento di svolta”, risponde Boschi. “La
prossima edizione aprirà quindi un altro ciclo, che sarà svelato con alcune
anticipazioni nel corso del festival 2010”.
articoli correlati
Il giallo di Napoli Comicon
Boschi e il boom di Napoli Comicon
dal 30 aprile al 2 maggio 2010
Napoli Comicon 2010
Castel Sant’Elmo / Mostra d’Oltremare – Napoli
Ingresso: intero € 10 (valido per 3 giorni); ridotto €
7
Info: www.comicon.it
[exibart]