25 giugno 2024

ISIA Faenza, Emanuela Fiori è la nuova Presidente dell’Istituto di Formazione

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Storica dell’arte, già direttrice del Museo Nazionale di Ravenna, Emanuela Fiori è la nuova presidente dell’ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza

Emanuela Fiori, ph. Sofia Danieli

Emanuela Fiori è la nuova presidente dell’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza, l’incarico è stato conferito dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Nato nel 1980 da un progetto culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan, con sede nello storico Palazzo Mazzolani, nel centro della città, l’ISIA è un’istituzione che forma professionisti nel settore della creatività e della progettazione contemporanee, sviluppando un dialogo tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione della cultura del design. Storica dell’Arte specializzata in Storia dell’arte medievale e moderna, già direttrice del Museo Nazionale di Ravenna, Emanuela Fiori succede a Giovanna Cassese, presidente per due mandati. L’incarico ha durata triennale.

Emanuela Fiori, le prime dichiarazioni come presidente dell’ISIA di Faenza

«Sono molto onorata nell’assumere l’incarico di Presidente dell’ISIA di Faenza», ha dichiarato Fiori, ringraziando Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca, per la fiducia dimostrata nella nomina. «Credo profondamente nell’importanza che gli Istituti di Alta Formazione Artistica rivestono nel panorama universitario italiano», ha continuato Fiori, ricordando come L’ISIA di Faenza sia «Un luogo dove le giovani generazioni possono coniugare le loro inclinazioni artistiche con la concretezza di una futura professione. Lo studio dei materiali più innovativi e delle tecniche finalizzato ai tanti campi del Design contemporaneo (dal design del prodotto ceramico a quello ambientale, dalla comunicazione alla moda), costituisce un bagaglio imprescindibile per coloro che intendono non fermarsi all’accezione teorica dell’arte, ma applicarla in tutti quegli aspetti necessari alla contemporaneità».

Fiori ha ricordato anche l’azione illuminata dei fondatori dell’Istituto, Bruno Munari, Carlo Zauli e Andrea Emiliani, citando poi il prezioso lavoro di Cassese, «Figura di prestigio nazionale per l’Istituto», e di Massimo Bucci, «Che con la sua esperienza imprenditioriale ha messo in relazione gli studenti con la realtà industriale del territorio». La sua presidenza sarà volta ad «Accrescere le opportunità dell’ISIA, operando in costante rete con le prestigiose istituzioni culturali faentine, da quelle statali, alle civiche e diocesane».

Maria Concetta Cossa ed Emanuela Fiori, ph. Sofia Danieli
Maria Concetta Cossa ed Emanuela Fiori, ph. Sofia Danieli

«Industria e Arte sono i binari lungo i quali si sviluppano, da sempre, la ricerca e la formazione universitaria in ISIA a Faenza», ha poi aggiunto Maria Concetta Cossa, Direttrice di ISIA Faenza. «Sulla linea più strettamente legata al mondo produttivo si è disegnato il supporto di Massimo Bucci, che ringrazio infinitamente per la disponibilità e la collaborazione, perché egli ha favorito nuovi rapporti fra ISIA e il mondo imprenditoriale di filiere produttive importanti nel nostro territorio, avendo particolarmente a cuore una più stretta vicinanza fra giovani e mondo del lavoro», ha continuato Cossa, evidenziando la cura di Bucci nella qualificazione della sede ISIA, dando avvio a un ampio progetto architettonico attualmente in fase istruttoria presso il MIUR.

Per Cossa, «La nuova nomina di Emanuela Fiori alla presidenza di ISIA Faenza si pone perfettamente in questo contesto perché a favore della valorizzazione di un patrimonio importante per la città, da quello culturale a quello artistico/architettonico. Un filo rosso molto speciale la lega inoltre ad Andrea Emiliani, fondatore e primo presidente di questo istituto, essendo stata dapprima sua allieva e avendo lavorato con lui per anni; la notevole esperienza che l’ha vista impegnata in ruoli di direzione e gestione di istituti culturali e importanti musei è ciò che, con grande generosità e spirito di collaborazione, mette a disposizione dell’Istituzione universitaria che ho l’onore di dirigere. Ringrazio sinceramente Emanuela Fiori per aver accolto l’invito alla candidatura che il Consiglio Accademico ha sottoposto al MUR e le auguro buon lavoro, oltre che darle un caloroso benvenuto».

Biografia di Emanuela Fiori

Allieva di Andrea Emiliani, con il quale ha collaborato fino al 1998 ricoprendo incarichi nell’ambito della Soprintendenza Beni Storici e Artistici Bologna, Emanuela Fiori attualmente è consulente dei Musei Nazionali di Bologna, e dal 2015 al 2023 è stata Direttrice del Museo Nazionale di Ravenna, della Basilica di S. Apollinare in Classe e del Battistero degli Ariani (Siti UNESCO). Come funzionario storico dell’arte è stata responsabile territoriale con mansioni ispettive e di alta sorveglianza sugli interventi di restauro per la città di Bologna e la Diocesi di Imola. Dal 2008 al 2023 ha ricoperto l’incarico di Direttrice dell’Ufficio Mostre e Prestiti della Soprintendenza e poi della Direzione Regionale Musei dell’Emilia Romagna. Nel 2015 è stata Direttrice supplente della Pinacoteca Nazionale di Ferrara e in precedenza direttore tecnico di Palazzo Pepoli Campogrande (2000-2013).

All’attività istituzionale, ha sempre unito quella accademica: dal 2005 al 2012 è stata professoressa a contratto di Storia e Tecniche del Restauro presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente è professoressa a contratto di Fondamenti di Storia dell’Arte Moderna nel Corso di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna. Membro di comitati scientifici di mostre, è stata coordinatrice scientifica e curatrice in prima persona numerose esposizioni di arte antica e contemporanea, tra cui: Il tempo immaginato. Achille Funi tra Archeologia, storia e modernità, 2023; La sostanza dell’essere. Dalla raccolta ASSICOOP un omaggio all’opera di Roberto Melli (1940 -1950), 2023; Il Mestiere delle Arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità, 2019; Lucrezia Romana. La virtù delle donne da Raffaello a Guido Reni, 2016; 800\B – L’Ottocento a Bologna nelle collezioni del Mambo e della Pinacoteca Nazionale, 2014; Amico Aspertini. Artista bizzarro nell’età di Durer e Raffaello, 2008; Talento e Impazienza – Annibale Carracci nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, 2006. È autrice di numerosi saggi e impegnata in attività di ricerca nel settore della tutela e del restauro.

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