29 giugno 2024

STARTS Prize 2024: i progetti vincitori del premio tra arte, scienza e tecnologia

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L’opera di Kate Crawford e Vladan Joler presentata alla Fondazione Prada e il programma artistico del CERN di Ginevra vincono lo STARTS Prize 2024, il premio che celebra l'innovazione attraverso l’arte

Piercarlo Quecchia – DSL Studio / @piercarloquecchia – @dsl__studio, Courtesy: Fondazione Prada
Piercarlo Quecchia – DSL Studio / @piercarloquecchia – @dsl__studio, Courtesy: Fondazione Prada

Il duo formato da Kate Crawford e Vladan Joler e il programma Arts at CERN sono i vincitori dello S+T+ARTS Prize 2024, il premio della Commissione Europea che celebra l’innovazione nella tecnologia, nell’industria e nella società, stimolata dalle arti. Nello specifico, all’austriaca Crawford e al russo Joler è stato attribuito il Grand Prize – Artistic Exploration per l’opera Calculation Empires: A Genealogy of Power and Technology 1500-2025, mentre al programma svizzero di Arts at CERN è stato assegnato il Grand Prize – Innovative Collaboration. I loro progetti sono stati selezionati tra 1308 candidature provenienti da 81 Paesi, a seguito di un bando lanciato nel gennaio 2024.

La giuria del premio era composta da Francesca Bria, Fumi Hirota, Manuela Naveau, Katja Schechtner e Miha Turšič.  I progetti vincitori saranno poi presentati all’Ars Electronica Festival, a settembre 2024, e ad altri eventi organizzati dai partner: French Tech Grande Provence, INOVA+, Media Solution Center Baden Württemberg, Salzburg Festival, Sónar, T6 Ecosystems, TUD Dresden University of Technology.

Aerial view of CERN, Geneva, 2024. Photo: Maximilien Brice. Courtesy CERN

S+T+ARTS Prize, il premio che fa dialogare arte, scienza e tecnologia

Il concorso rientra nell’ambito di S+T+ARTS – Science, Technology and the Arts, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea dal 2016. STARTS si focalizza su progetti impegnati a riflettere sulle sfide sociali, ecologiche ed economiche che l’Europa sta affrontando o affronterà nel prossimo futuro. «STARTS è guidato dalla convinzione che, combinati con un punto di vista artistico, la scienza e la tecnologia possano aprire preziose prospettive per la ricerca nel campo dell’innovazione, attraverso un approccio olistico e incentrato sull’uomo», spiegano gli organizzatori.

Semiconductor, HALO, 2018. Installaiton view, Art Basel, Basel, 2018. Commissioned by Audemars Piguet and curated by Mónica Bello. Photo: Claudia Marcelloni. Courtesy CERN

Organizzata da Ars Electronica, dal 2016 questa iniziativa ha finanziato 189 residenze con sei milioni di euro e premiato 238 progetti. Vengono assegnati due premi, ciascuno con un grant di 20mila euro. Il Grand Prize – Artistic Exploration premia la ricerca artistica e le opere che hanno il potenziale di influenzare o cambiare il modo in cui la tecnologia viene utilizzata, applicata o percepita. Il Grand Prize – Innovative Collaboration viene assegnato a progetti che combinano industria, tecnologia e arti, con l’obiettivo di aprire nuove strade all’innovazione. Inoltre, altri progetti ricevono menzioni d’onore e nomination.

I progetti vincitori di S+T+ARTS Prize 2024

Arts al CERN è il programma artistico del CERN, il Laboratorio europeo per la fisica delle particelle con sede a Ginevra. Dal 2012, gli artisti vengono invitati a osservare il modo in cui i fisici e gli ingegneri utilizzano gli strumenti scientifici più grandi e complessi del mondo, per riflettere su questioni universali. Arts at CERN promuove dunque uno scambio tra artisti e scienziati, collegando la comunità culturale internazionale attraverso la scienza e la ricerca.

Oltre 200 artisti hanno partecipato alle residenze, entrando in contatto con la comunità scientifica del CERN composta da oltre 15mila scienziati, ingegneri e altro personale. Gli artisti vengono selezionati attraverso bandi aperti. Ogni anno vengono ricevute circa 900 candidature da oltre 90 Paesi diversi. Le residenze sono rivolte ad artisti con un particolare interesse per l’intersezione tra arte, scienza e tecnologia.

Artist Patricia Domínguez and her collaborator Claudia Velasquez with experimental physicist Gunn Khatri at the Antimatter Factory during the filming of an art commission. Photo: Marina Cavazza. Courtesy CERN

«Arts at CERN è un’iniziativa culturale pionieristica, che riflette l’eccezionale apertura e lo spirito sperimentale del CERN. Ha ispirato importanti iniziative come il programma STARTS della Commissione Europea e il programma sci-art del Joint Research Centre. Nell’attuale panorama tecnologico in rapida evoluzione, compresi i progressi nell’intelligenza artificiale, nell’informatica quantistica e nella tecnologia dei chip, l’integrazione di arte, scienza e tecnologia è fondamentale», si legge nelle motivazioni della giuria.

Il Grand Prize – Artistic Exploration va a Calculating Empires A Genealogy of Power and Technology 1500-2025, opera del 2023 di Kate Crawford e Vladan Joler. Calculation Empires è un manifesto visivo su larga scala, di 24 metri per tre, che affronta in modo critico il rapporto tra tecnologia e potere nell’arco di cinque secoli. Unendo ricerca e design, scienza e arte, questo vasto diagramma segue i percorsi del potere fin dal 1500 e in molti sistemi, tra colonialismo, militarizzazione e automazione. Calculation Empires è stato presentato alla Fondazione Prada di Milano nel novembre 2023, per poi approdare a Berlino come parte di una mostra collettiva, Poetics of Encryption, al KW Institute for Contemporary Art.

Foto: Kate Crawford e Vladan Joler (2023), per gentile concessione degli artisti

Una metà del manifesto si concentra sull’evoluzione dei dispositivi di comunicazione, delle infrastrutture e delle architetture computazionali di algoritmi e hardware. L’altra metà racconta la storia del controllo e della classificazione individuando vari ambiti di applicazione: dal tempo all’istruzione, dai corpi alla biometria, dalla polizia alle carceri, dalla biosfera all’astrosfera. Lette insieme, queste mappe fanno visualizzare come le strutture tecniche e sociali siano evolute insieme nel corso dei secoli, con centinaia di illustrazioni e testi realizzati a mano che tracciano le relazioni tra dispositivi, idee e infrastrutture.

Foto: Kate Crawford e Vladan Joler (2023), per gentile concessione degli artisti

«Calculating Empires offre al pubblico una narrazione visiva dettagliata sulla relazione tra esseri umani, ecologie e tecnologie. Traccia i modi in cui tecnologia e potere si sono intrecciati per cinque secoli, attraverso l’industrializzazione, l’imperialismo e l’automazione. Mostra come le pratiche di colonialismo, militarizzazione e costrizione operano oggi e come potrebbero essere disinnescate», spiegano dalla giuria.

Piercarlo Quecchia – DSL Studio / @piercarloquecchia – @dsl__studio, Courtesy: Fondazione Prada

Le menzioni d’onore

Oltre ai due progetti vincitori, la giuria ha individuato 10 Menzioni d’Onore tra tutti i progetti presentati.

The Echinoidea Future – Adriatic Sensing, 2022, Robertina Šebjanič (SI)

How (not) to get hit by a self-driving car, 2023, Tomo Kihara (JP), Daniel Coppen (GB)

Korallysis, 2022, Gilberto Esparza (MX)

Mapping Uncertain Landscape: The Satellite, 2023, Sofia Isupova (UA)

Maria CHOIR, 2023, Maria Arnal Dimas (ES)

METABOLICA, 2023, Thomas Feuerstein (AT)

P2P, 2023, Eva & Franco Mattes (IT, US)

SELF-CARE, 2022, Lyndsey Walsh (US)

The Waterworks of Money, 2022, Carlijn Kingma (NL)

VRJ Palestine, 2023, Nisreen Zahda (PS)

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