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Pierantonio Tanzola – Omissis
In mostra una decina di opere di grandi dimensioni che ritraggono immagini senza tempo, titolate con date di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta un progetto inedito realizzato dall’artista padovano e prosegue la serie “Ai confini della fotografia”.
In mostra una decina di opere di grandi dimensioni che ritraggono immagini senza tempo, titolate con date di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila.
Avvenimenti che hanno segnato la generazione nata negli ultimi quarant’anni: la morte di Papa Giovanni XXIII, la strage della stazione di Bologna, l’inquinamento chimico a Seveso, l’omicidio di Pasolini, il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla morte del grande artista Mario Giacomelli, avvenuta nel 2000, omaggio di Tanzola ad uno dei suoi punti di riferimento artistici.
Tali immagini creano nel lettore una sorta di straniamento, ritraendo ciò che succede in un luogo diverso da quello reale in cui è accaduto l’evento..-
Fotografia, arte, storia e tempo sono i temi approfonditi da Tanzola in questa sua nuova ricerca. Ne deriva una sorta di negazione del classico approccio visivo occidentale, sconfessando in questo modo la radicata idea che prevede spazio e tempo raffigurati in un'unica visione.
Tradendo, quindi, la prerogativa fotografica di essere prima di tutto documento, Pierantonio Tanzola rielabora l’immagine in modo gestuale, istintivo, lasciando che il caso, il tempo e la luce contaminino l’oggetto e influiscano in modo preminente sul suo stesso risultato.
Tanzola si fissa su un oggetto, lo fotografa da più punti di vista, per poi intervenire in modo energico, quasi violento, sulla stampa, con l’aggiunta di colore e foglie.
Prediligendo colori naturali, che riprendono gli ocra e i marroni del fogliame e degli alberi, l’artista crea una serie di collage materici, composti dalla sovrapposizione di più foto incollate ad un supporto ligneo.
Quella dell’artista padovano è una riflessione sul Tempo ineffabile, assoluto: quello della natura, indifferente a qualsiasi progetto umano e su di un nostro tempo, umano, corrotto e promiscuo, creato sia su principi naturali che su regole ed eventi artificiosi.
Omissis è anche una meditazione sull’arte e sugli effetti che può avere nella vita sociale contemporanea.
In mostra una decina di opere di grandi dimensioni che ritraggono immagini senza tempo, titolate con date di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila.
Avvenimenti che hanno segnato la generazione nata negli ultimi quarant’anni: la morte di Papa Giovanni XXIII, la strage della stazione di Bologna, l’inquinamento chimico a Seveso, l’omicidio di Pasolini, il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla morte del grande artista Mario Giacomelli, avvenuta nel 2000, omaggio di Tanzola ad uno dei suoi punti di riferimento artistici.
Tali immagini creano nel lettore una sorta di straniamento, ritraendo ciò che succede in un luogo diverso da quello reale in cui è accaduto l’evento..-
Fotografia, arte, storia e tempo sono i temi approfonditi da Tanzola in questa sua nuova ricerca. Ne deriva una sorta di negazione del classico approccio visivo occidentale, sconfessando in questo modo la radicata idea che prevede spazio e tempo raffigurati in un'unica visione.
Tradendo, quindi, la prerogativa fotografica di essere prima di tutto documento, Pierantonio Tanzola rielabora l’immagine in modo gestuale, istintivo, lasciando che il caso, il tempo e la luce contaminino l’oggetto e influiscano in modo preminente sul suo stesso risultato.
Tanzola si fissa su un oggetto, lo fotografa da più punti di vista, per poi intervenire in modo energico, quasi violento, sulla stampa, con l’aggiunta di colore e foglie.
Prediligendo colori naturali, che riprendono gli ocra e i marroni del fogliame e degli alberi, l’artista crea una serie di collage materici, composti dalla sovrapposizione di più foto incollate ad un supporto ligneo.
Quella dell’artista padovano è una riflessione sul Tempo ineffabile, assoluto: quello della natura, indifferente a qualsiasi progetto umano e su di un nostro tempo, umano, corrotto e promiscuo, creato sia su principi naturali che su regole ed eventi artificiosi.
Omissis è anche una meditazione sull’arte e sugli effetti che può avere nella vita sociale contemporanea.
22
settembre 2006
Pierantonio Tanzola – Omissis
Dal 22 settembre al 21 ottobre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA SOTTOPASSO DELLA STUA
Padova, Largo Europa, (Padova)
Padova, Largo Europa, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 11.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 17
Autore
Curatore