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Le visioni del corpo
La mostra è composta da dipinti, foto digitali e disegni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Per il ciclo di mostre dedicate al corpo, promosse da D’Ars, alla galleria 9 Colonne-SPE nel 2006, l’indagine si sofferma sulle visioni del corpo.
Solo una grande organizzazione che è in costante confronto con centinaia di artisti più selezionare chi più di altri possa rappresentare concetti complessi quale l’approfondimento della figura dell’uomo contemporaneo. Un compito che Pierre Restany affidò ai redattori della rivista D’Ars che, attivi e precisi, oggi prendono spunto da una poesia di Pier Paolo Pisolini:” ..quando la notte senza dignità fa del mio corpo un fiore discosto, voi…” ecco che le ‘visioni del corpo” si ampliano infinitamente.
Questa mostra proveniente da Bologna è composta di opere di tre artisti a cui si è aggiunta la partecipazione del valido artista Degò la cui attenzione verso la figura femminile poeticamente trasfigurata denota un animo sensibile e un artista preparato.
Matteo Forli usa il computer per giocare su gli aspetti interiori del tema, compresa l’ambiguità della crisalide, figura in divenire, che appena si muove nel buio mondo che precede e segue il suo esistere. I suoi corpi hanno nella scelta della tonalità e del segno la magia del trasmettere la poeticità dell’insieme. Matteo Forli ha la capacità, con il suo computer di andare dentro per scegliere e fare apparire tutta la sua sensibilità poetica.
Daniele Miccinesi usa i colori con una tecnica classica, quasi impressionista, ma contemporaneamente estremamente personalizzata, per non dire unica. A prima vista l’impatto è di un pennello di colori… alla Missoni, ma subito si viene attratti e ben chiaramente si vedono apparire i visi: il messaggio non è un semplice esercizio cromatico ma una molteplicità di aspetti visivi, completa e ricercata.
Luisa delle Vedove trasmette, nel prenderti per mano, la grande gioia di volare. Di primo segno, di unico segno, pennellate sicure, che prendono il loro posto in foglio bianchi dove tutto diventa armonia, ritmo, volumi, movimento;e sono ben definiti i personaggi femminili, molto gradevoli alla visione. Ci propone figure, in vari momenti, atteggiamenti del viver giornaliero. Viene spontanea una domanda: solo? No, sarebbe troppo riduttivo per una brava artista quale è Luisa Delle Vedove.
(Valter Fabbri, Corriere dell’Arte)
Solo una grande organizzazione che è in costante confronto con centinaia di artisti più selezionare chi più di altri possa rappresentare concetti complessi quale l’approfondimento della figura dell’uomo contemporaneo. Un compito che Pierre Restany affidò ai redattori della rivista D’Ars che, attivi e precisi, oggi prendono spunto da una poesia di Pier Paolo Pisolini:” ..quando la notte senza dignità fa del mio corpo un fiore discosto, voi…” ecco che le ‘visioni del corpo” si ampliano infinitamente.
Questa mostra proveniente da Bologna è composta di opere di tre artisti a cui si è aggiunta la partecipazione del valido artista Degò la cui attenzione verso la figura femminile poeticamente trasfigurata denota un animo sensibile e un artista preparato.
Matteo Forli usa il computer per giocare su gli aspetti interiori del tema, compresa l’ambiguità della crisalide, figura in divenire, che appena si muove nel buio mondo che precede e segue il suo esistere. I suoi corpi hanno nella scelta della tonalità e del segno la magia del trasmettere la poeticità dell’insieme. Matteo Forli ha la capacità, con il suo computer di andare dentro per scegliere e fare apparire tutta la sua sensibilità poetica.
Daniele Miccinesi usa i colori con una tecnica classica, quasi impressionista, ma contemporaneamente estremamente personalizzata, per non dire unica. A prima vista l’impatto è di un pennello di colori… alla Missoni, ma subito si viene attratti e ben chiaramente si vedono apparire i visi: il messaggio non è un semplice esercizio cromatico ma una molteplicità di aspetti visivi, completa e ricercata.
Luisa delle Vedove trasmette, nel prenderti per mano, la grande gioia di volare. Di primo segno, di unico segno, pennellate sicure, che prendono il loro posto in foglio bianchi dove tutto diventa armonia, ritmo, volumi, movimento;e sono ben definiti i personaggi femminili, molto gradevoli alla visione. Ci propone figure, in vari momenti, atteggiamenti del viver giornaliero. Viene spontanea una domanda: solo? No, sarebbe troppo riduttivo per una brava artista quale è Luisa Delle Vedove.
(Valter Fabbri, Corriere dell’Arte)
07
settembre 2006
Le visioni del corpo
Dal 07 al 20 settembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Orario di apertura
9-13 e 14-17.30, sabato e festivi chiuso
Sito web
www.dars.it
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