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10. Mostra Internazionale di Architettura – Vice Versa: displacing Acts, Lives & Thresholds of a Hyper City from Hong Kong, China
La prima presentazione di architettura proveniente da Hong Kong, Cina, alla Mostra Internazionale della Biennale. Patria di azzardo e desideri effimeri, Hong Kong è un esempio eloquente di spostamenti senza precedenti di diverso genere. Con VICE VERSA, ciascuno estrapola due contesti con un intento specifico rigorosamente architettonico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Hong Kong Institute of Architects, in collaborazione con l’Hong Kong Arts Development Council, debutta il prossimo settembre alla 10^ Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia 2006. Il tema delle opere esposte è “VICE VERSA: Displacing Acts, Lives & Thresholds of a Hyper City” (“VICE VERSA: Spostamenti di Azioni, Vite e Confini di una Ipercittà"). Sotto la direzione curatoriale di Billy Tam, Joshua Lau e Alvin Yip, saranno presentate creazioni di architetti, progettisti e studenti borsisti di Hong Kong.
Dichiarazione dei curatori:
Spostamenti riferiti a due contesti con un intento specifico rigorosamente architettonico...
Dalla Torre dell’Orologio alla quadriga dorata o alla traslazione dell’Evangelista, in passato Venezia ha conquistato la prosperità attraverso continui spostamenti. Hong Kong, riflesso virtuale nella storia urbana recente, si ritrova giocoforza relegata al ruolo di effervescente laboratorio per eccellere in questa tattica urbana – prima in ragione del suo stato coloniale tra il 1843 e il 1997, oggi a causa dei molteplici vincoli imposti dall’iperdensità, dall’ineguale distribuzione della ricchezza, dall’aumento del valore dei terreni e dalla concorrenza economica delle altre metropoli asiatiche.
Abbiamo continuato a sfidare confini che si muovevano lentamente, narrare storie, formulare argomentazioni e creare valori e compromessi attraverso l’alienazione, mentre la città viene letta come palinsesto frammentato costantemente trascritto, trasformato, trasferito e persino trasportato. In casi estremi, per esempio, abbiamo spostato l’antica Murray House, pietra dopo pietra, dal centro cittadino su una spiaggia, nel 1997 abbiamo spostato un gigantesco aeroporto nell’arco di una notte, abbiamo “preso in prestito” Disneyland, luogo di intrattenimento “altrove”, realizzato lontano dalla Cina continentale per attrarne i visitatori, abbiamo trasformato Kowloon, ahimè nota città guarnigione confinata, in un villaggio urbano e, successivamente, in un parco della memoria, abbiamo importato, negli anni Ottanta, il Karaoke trasferendolo dal soggiorno di un amico, ma soprattutto abbiamo trasformato Hong Kong, città-Stato remota, in un banco di prova per la Cina, che si tratti di guida a sinistra o sperimentazione a distanza della Common Law.
Talvolta lo spostamento induce resistenza e ridondanza; una reale sinergia tra i due contesti richiede immaginazione e calcolo. Con VICE VERSA, intendiamo comporre una trilogia spaziale con soglie tangibili, atti di comunità e imprese creative di architetti che (rap)presentano la nostra città. Gli artisti, in una pluralità di punti di vista, sono invitati a (ri)eseguire spostamenti articolando parallelamente una tesi:
Doppio spostamento, comprensione della dualità e movimento bidirezionale; installazione di un dialogo;
Spostamento formulato, storia e sperimentazione pragmatica dello spostamento di uno o più elementi costruttivi per l’edilizia ad alta densità e la sua regolamentazione;
Spostamento dell’identità, notizie formali e programmatiche sulla tipologia esistente;
Spostamento/malposizionamento, architettura “contenitore” ed esplorazione della sua tettonica sotto forma di gioco o puzzle tridimensionale; vernacolo urbano scoperto e rivelato;
Spostamento di emozioni/moti, studio su una scala mobile lunghissima da sovrapporre ad un quartiere per svecchiarlo; creazione incidentale di eterotopie;
Spostamenti a valore aggiunto, serie di strumenti per creare valore attraverso spostamenti; agglomerati residenziali di estensioni corrispondenti alla nostra piattaforma di ricerca;
Spostamento di comunità, approfondimento della possibilità di racchiudere e spostare i ricordi attraverso una fisicità architettonica; laboratori partecipativi per coagulare e svelare un coinvolgimento pubblico da Hong Kong a Venezia;
Spostamenti intrecciati e di massa, esercizio progettuale per mutare e spostare oggetti comuni per l’impegno e l’orientamento del corpo.
Patria di azzardo e desideri effimeri, Hong Kong è un esempio eloquente di spostamenti senza precedenti di diverso genere. L’esposizione alla Biennale intende stimolare ad immaginare nuove identità e nuovi paradigmi di urbanizzazione per le città cinesi nell’era della globalizzazione. Con VICE VERSA, ciascuno estrapola due contesti con un intento specifico.
Dichiarazione dei curatori:
Spostamenti riferiti a due contesti con un intento specifico rigorosamente architettonico...
Dalla Torre dell’Orologio alla quadriga dorata o alla traslazione dell’Evangelista, in passato Venezia ha conquistato la prosperità attraverso continui spostamenti. Hong Kong, riflesso virtuale nella storia urbana recente, si ritrova giocoforza relegata al ruolo di effervescente laboratorio per eccellere in questa tattica urbana – prima in ragione del suo stato coloniale tra il 1843 e il 1997, oggi a causa dei molteplici vincoli imposti dall’iperdensità, dall’ineguale distribuzione della ricchezza, dall’aumento del valore dei terreni e dalla concorrenza economica delle altre metropoli asiatiche.
Abbiamo continuato a sfidare confini che si muovevano lentamente, narrare storie, formulare argomentazioni e creare valori e compromessi attraverso l’alienazione, mentre la città viene letta come palinsesto frammentato costantemente trascritto, trasformato, trasferito e persino trasportato. In casi estremi, per esempio, abbiamo spostato l’antica Murray House, pietra dopo pietra, dal centro cittadino su una spiaggia, nel 1997 abbiamo spostato un gigantesco aeroporto nell’arco di una notte, abbiamo “preso in prestito” Disneyland, luogo di intrattenimento “altrove”, realizzato lontano dalla Cina continentale per attrarne i visitatori, abbiamo trasformato Kowloon, ahimè nota città guarnigione confinata, in un villaggio urbano e, successivamente, in un parco della memoria, abbiamo importato, negli anni Ottanta, il Karaoke trasferendolo dal soggiorno di un amico, ma soprattutto abbiamo trasformato Hong Kong, città-Stato remota, in un banco di prova per la Cina, che si tratti di guida a sinistra o sperimentazione a distanza della Common Law.
Talvolta lo spostamento induce resistenza e ridondanza; una reale sinergia tra i due contesti richiede immaginazione e calcolo. Con VICE VERSA, intendiamo comporre una trilogia spaziale con soglie tangibili, atti di comunità e imprese creative di architetti che (rap)presentano la nostra città. Gli artisti, in una pluralità di punti di vista, sono invitati a (ri)eseguire spostamenti articolando parallelamente una tesi:
Doppio spostamento, comprensione della dualità e movimento bidirezionale; installazione di un dialogo;
Spostamento formulato, storia e sperimentazione pragmatica dello spostamento di uno o più elementi costruttivi per l’edilizia ad alta densità e la sua regolamentazione;
Spostamento dell’identità, notizie formali e programmatiche sulla tipologia esistente;
Spostamento/malposizionamento, architettura “contenitore” ed esplorazione della sua tettonica sotto forma di gioco o puzzle tridimensionale; vernacolo urbano scoperto e rivelato;
Spostamento di emozioni/moti, studio su una scala mobile lunghissima da sovrapporre ad un quartiere per svecchiarlo; creazione incidentale di eterotopie;
Spostamenti a valore aggiunto, serie di strumenti per creare valore attraverso spostamenti; agglomerati residenziali di estensioni corrispondenti alla nostra piattaforma di ricerca;
Spostamento di comunità, approfondimento della possibilità di racchiudere e spostare i ricordi attraverso una fisicità architettonica; laboratori partecipativi per coagulare e svelare un coinvolgimento pubblico da Hong Kong a Venezia;
Spostamenti intrecciati e di massa, esercizio progettuale per mutare e spostare oggetti comuni per l’impegno e l’orientamento del corpo.
Patria di azzardo e desideri effimeri, Hong Kong è un esempio eloquente di spostamenti senza precedenti di diverso genere. L’esposizione alla Biennale intende stimolare ad immaginare nuove identità e nuovi paradigmi di urbanizzazione per le città cinesi nell’era della globalizzazione. Con VICE VERSA, ciascuno estrapola due contesti con un intento specifico.
07
settembre 2006
10. Mostra Internazionale di Architettura – Vice Versa: displacing Acts, Lives & Thresholds of a Hyper City from Hong Kong, China
Dal 07 settembre al 19 novembre 2006
architettura
Location
ARSENALE
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Biglietti
Intero € 13
Ridotto (over 65 – militari - residenti Comune di Venezia) € 10
Studenti/giovani under 26 (studenti con tessera o libretto universitario – under 26 con carta d’identità) € 8
Family formula (2 adulti + 2 under 14) € 32
Gruppo adulti (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) € 10
Gruppo studenti (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) € 6
Permanent pass € 40
Ingresso gratuito fino a 6 anni (inclusi) e accompagnatori di invalidi
Orario di apertura
tutti i giorni 10-18
Vernissage
7 Settembre 2006, su invito
Sito web
www.hkadc.org.hk
Ufficio stampa
ARTE COMMUNICATIONS