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Giorgio Tonelli / Giuseppe Bergomi
Vecchie ciminiere, alla stregua di antichi campanili, si innalzano accanto a palazzi di cemento dalle finestre cieche. Fabbriche abbandonate, situate sulle rive di un fiume, sono immerse nella più profonda quiete. In mostra anche alcune sculture di Giuseppe Bergomi
Comunicato stampa
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Vecchie ciminiere, alla stregua di antichi campanili, si innalzano accanto a palazzi di cemento dalle finestre cieche. Fabbriche abbandonate, situate sulle rive di un fiume, sono immerse nella più profonda quiete: l’unico movimento percepibile è il leggero incresparsi dell’acqua in superficie. Nei dipinti di Giorgio Tonelli ( Brescia, 1941) la composizione è rigorosa ed essenziale, anche le facciate delle case sono epurate da qualsiasi dettaglio superfluo, gli edifici sono ridotti a volumi che ne evidenziano la struttura. L’unico elemento che sembra non sottrarsi al naturale scorrere del tempo è il cielo, che riveste, da un’opera all’altra, tutte le sfumature del blu e del grigio, dalle foschie dell’alba all’intensità della notte. Gli scorci rappresentati appartengono a diverse città, da New York a Venezia, private però della loro anima, o di dettagli facilmente riconoscibili. Sono luoghi appartenenti ad una realtà altra, una sorta di “città ideale”, dove edifici ed architetture contemporanee assumono una connotazione classica per così dire eterna.
Accanto alle opere di Tonelli saranno presenti in mostra anche alcune sculture di Giuseppe Bergomi (Brescia,1953), con il quale il pittore bresciano ha già condiviso in passato altre esposizioni. La ragione di questa vicinanza è da ricercarsi non soltanto nella comune origine bresciana e nella profonda amicizia che li lega da tempo, ma anche da un’affinità di intenti nel loro lavoro. Anche le statue di Bergomi, infatti, pur nascendo come ritratti, molto spesso di componenti della sua famiglia, (dalla moglie Alma, alle figlie Ilaria e Valentina) , possiedono un’essenzialità e monumentalità classica, che trascende il particolare per giungere alla rappresentazione di un modello “universale”.
Accanto alle opere di Tonelli saranno presenti in mostra anche alcune sculture di Giuseppe Bergomi (Brescia,1953), con il quale il pittore bresciano ha già condiviso in passato altre esposizioni. La ragione di questa vicinanza è da ricercarsi non soltanto nella comune origine bresciana e nella profonda amicizia che li lega da tempo, ma anche da un’affinità di intenti nel loro lavoro. Anche le statue di Bergomi, infatti, pur nascendo come ritratti, molto spesso di componenti della sua famiglia, (dalla moglie Alma, alle figlie Ilaria e Valentina) , possiedono un’essenzialità e monumentalità classica, che trascende il particolare per giungere alla rappresentazione di un modello “universale”.
28
settembre 2006
Giorgio Tonelli / Giuseppe Bergomi
Dal 28 settembre al 05 novembre 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO FORNI
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30
Vernissage
28 Settembre 2006, ore 18
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