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Jana Sterbak
L’opera di Jana Sterbak è estremamente eclettica e in generale decisamente critica nei confronti della società
Comunicato stampa
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La Galleria Raffaella Cortese è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia dell’artista ceco-canadese Jana Sterbak. L’inaugurazione, alla presenza dell’artista, avviene in occasione di Start 2006, tre giorni di arte contemporanea a Milano, durante i quali 31 gallerie restano aperte il 22-23-24 Settembre con i seguenti orari: venerdì 22 dalle 12 alle 21, sabato 23 e domenica 24 dalle 12 alle 20.
L’opera di Jana Sterbak è estremamente eclettica e in generale decisamente critica nei confronti della società. Negli anni ’80 la sua ricerca si focalizza sul corpo, accostandosi alle riflessioni ed esperienze dell’ultima body art: “Vanitas”, 1987, è un abito realizzato con carne bovina cruda, che oggi appare come una veste di pelle essiccata. Il suo campo d’indagine include inevitabilmente un’analisi tagliente ed ironica dell’influenza del capitalismo sulla percezione e sulla cognizione umane: “Generic man”, 1989, ritrae la nuca di un uomo tatuata con il codice a barre. Infine, anche la relazione tra arte e scienza assume un ruolo fondamentale nella sua pratica artistica: “Faradayurt”, 2001, è una tenda costruita sul modello dello yurt dell’Asia Centrale, protetta da un campo elettromagnetico (scoperto da Michael Faraday) che la isola seppur invisibilmente dal mondo esterno.
Opere in mostra:
Artist as Combustible è una performance del 1986 in cui l’artista dà fuoco ai propri capelli, esplicitando la metafora dell’artista come generatore di energia.
Waiting for High Water è un video a tre canali girato a Venezia durante il periodo dell’acqua alta. Come per l’opera presentata alla 50° Biennale di Venezia, in cui Jana Sterbak rappresentò il Canada, la piccola telecamera utilizzata per le riprese è stata posizionata sulla testa di un cucciolo di Jack Russell Terrier: in modo ludico l’artista ci obbliga a modificare la prospettiva e la percezione sulla città e sullo spazio.
February è l’opera più recente di Jana Sterbak: una pista da pattinaggio di Montreal è filmata in altissima risoluzione a camera fissa. Lo spettatore si trova di fronte ad uno scenario tanto particolareggiato quanto un dipinto di Brueghel: un luogo quotidiano e apparentemente banale è il soggetto di un equivalente contemporaneo dello stile rinascimentale nordico.
Jana Sterbak è nata nel 1955 a Praga. Vive e lavora a Montreal, Canada.
Ultima mostra personale: From here to here, Bozar – Centre for Fine Arts, Bruxelles
Ultima mostra collettiva: Corps Etranger, Le Quartier – Centre d’Art Contemporain de Quimper, Francia
L’opera di Jana Sterbak è estremamente eclettica e in generale decisamente critica nei confronti della società. Negli anni ’80 la sua ricerca si focalizza sul corpo, accostandosi alle riflessioni ed esperienze dell’ultima body art: “Vanitas”, 1987, è un abito realizzato con carne bovina cruda, che oggi appare come una veste di pelle essiccata. Il suo campo d’indagine include inevitabilmente un’analisi tagliente ed ironica dell’influenza del capitalismo sulla percezione e sulla cognizione umane: “Generic man”, 1989, ritrae la nuca di un uomo tatuata con il codice a barre. Infine, anche la relazione tra arte e scienza assume un ruolo fondamentale nella sua pratica artistica: “Faradayurt”, 2001, è una tenda costruita sul modello dello yurt dell’Asia Centrale, protetta da un campo elettromagnetico (scoperto da Michael Faraday) che la isola seppur invisibilmente dal mondo esterno.
Opere in mostra:
Artist as Combustible è una performance del 1986 in cui l’artista dà fuoco ai propri capelli, esplicitando la metafora dell’artista come generatore di energia.
Waiting for High Water è un video a tre canali girato a Venezia durante il periodo dell’acqua alta. Come per l’opera presentata alla 50° Biennale di Venezia, in cui Jana Sterbak rappresentò il Canada, la piccola telecamera utilizzata per le riprese è stata posizionata sulla testa di un cucciolo di Jack Russell Terrier: in modo ludico l’artista ci obbliga a modificare la prospettiva e la percezione sulla città e sullo spazio.
February è l’opera più recente di Jana Sterbak: una pista da pattinaggio di Montreal è filmata in altissima risoluzione a camera fissa. Lo spettatore si trova di fronte ad uno scenario tanto particolareggiato quanto un dipinto di Brueghel: un luogo quotidiano e apparentemente banale è il soggetto di un equivalente contemporaneo dello stile rinascimentale nordico.
Jana Sterbak è nata nel 1955 a Praga. Vive e lavora a Montreal, Canada.
Ultima mostra personale: From here to here, Bozar – Centre for Fine Arts, Bruxelles
Ultima mostra collettiva: Corps Etranger, Le Quartier – Centre d’Art Contemporain de Quimper, Francia
22
settembre 2006
Jana Sterbak
Dal 22 settembre al 18 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
il 22-23-24 Settembre con i seguenti orari: venerdì 22 dalle 12 alle 21, sabato 23 e domenica 24 dalle 12 alle 20
da martedì a sabato ore 15.00-19.30 e su appuntamento
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 12-21
Autore