Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Trento Longaretti
la GAMeC celebra il novantesimo compleanno di Longaretti presentando al pubblico, riunite, le opere dell’artista parte delle Collezioni del museo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il fortunato percorso esistenziale di Trento Longaretti (Treviglio, Bergamo 1916), è profondamente radicato nella città di Bergamo non solo perché il pittore ha trascorso in questo luogo molta parte dei suoi novant’anni, ma perché qui ha insegnato per un quarto di secolo, ha coltivato un collezionismo diffuso della propria opera, ha alimentato larghe relazioni sociali fatte di stima e di amicizia.
La pittura è stata e continua ad essere per lui un elisir di lunga vita, una pratica quotidiana di cui, per sua stessa ammissione, non può fare a meno. E se l’ultima età della vita rappresenta il tempo della raccolta, si può dire che Longaretti sia riuscito a farne una condizione desiderabile.
I dipinti che ha donato alla Carrara nel corso del tempo tratteggiano con precisione il suo percorso d’artista, dal periodo di Corrente, agli anni del dopoguerra, per giungere alla maturità, negli anni di insegnamento all’Accademia, con l’approdo alle vivide accensioni di colore degli anni Settanta.
Si tratta di un tracciato sintetico, ma quanto mai rappresentativo della pittura di Longaretti e dei temi con i quali ha dialogato ininterrottamente.
Così i mendicanti ed i girovaghi che abitano fiabeschi paesaggi incantati sono il simbolo della fragilità umana, mentre una Madre, che potrebbe essere scambiate per una Madonna nella sua presenza sacrale, trae forza dalla secolarità del suo ruolo nell’opporsi alla violenza del mondo.
Ad un Frammento Longaretti affida, e non casualmente, il compito di rappresentare la sottigliezza della sua pittura, mentre il ritratto di Emilia, che al concorso per la direzione dell’Accademia Carrara otteneva l’incondizionato gradimento di Arturo Tosi, condensa i frutti migliori di una meditazione sulla quotidianità. Chiude la serie l’incisivo volto di una Donna triste che ricorda quanto duramente possa essere messa alla prova la condizione umana.
La pittura è stata e continua ad essere per lui un elisir di lunga vita, una pratica quotidiana di cui, per sua stessa ammissione, non può fare a meno. E se l’ultima età della vita rappresenta il tempo della raccolta, si può dire che Longaretti sia riuscito a farne una condizione desiderabile.
I dipinti che ha donato alla Carrara nel corso del tempo tratteggiano con precisione il suo percorso d’artista, dal periodo di Corrente, agli anni del dopoguerra, per giungere alla maturità, negli anni di insegnamento all’Accademia, con l’approdo alle vivide accensioni di colore degli anni Settanta.
Si tratta di un tracciato sintetico, ma quanto mai rappresentativo della pittura di Longaretti e dei temi con i quali ha dialogato ininterrottamente.
Così i mendicanti ed i girovaghi che abitano fiabeschi paesaggi incantati sono il simbolo della fragilità umana, mentre una Madre, che potrebbe essere scambiate per una Madonna nella sua presenza sacrale, trae forza dalla secolarità del suo ruolo nell’opporsi alla violenza del mondo.
Ad un Frammento Longaretti affida, e non casualmente, il compito di rappresentare la sottigliezza della sua pittura, mentre il ritratto di Emilia, che al concorso per la direzione dell’Accademia Carrara otteneva l’incondizionato gradimento di Arturo Tosi, condensa i frutti migliori di una meditazione sulla quotidianità. Chiude la serie l’incisivo volto di una Donna triste che ricorda quanto duramente possa essere messa alla prova la condizione umana.
27
settembre 2006
Trento Longaretti
Dal 27 settembre al 19 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Orario di apertura
(fino al 30 settembre) martedì – domenica: 10 - 13; 15 - 18.45
(dal 1° ottobre) martedì – domenica: 9.30 - 13; 14.30 - 17.45
Vernissage
27 Settembre 2006, ore 18.30
Autore