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Paola Romano – Rapsodie
una serie di opere inedite che segnano la nuova stagione creativa da cui riparte la produzione dell’artista romana dopo il grande successo di pubblico e critica riscontrato con la mostra antologica Esperienze Estetiche, tenuta lo scorso ottobre nelle sale del Museo degli Strumenti Musicali di Roma
Comunicato stampa
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Martedì 3 Luglio 2007 alle 19.00 la Galleria Interno Ventidue Arte Contemporanea presenta Rapsodie, mostra personale di Paola Romano in cui viene esposta una serie di opere inedite che segnano la nuova stagione creativa da cui riparte la produzione dell’artista romana dopo il grande successo di pubblico e critica riscontrato con la mostra antologica Esperienze Estetiche, tenuta lo scorso ottobre nelle sale del Museo degli Strumenti Musicali di Roma.
Come l’antico poeta greco recitava al pubblico i brani dei poemi epici, così Rapsodie nasce dall’esigenza dell’artista di raccontare i momenti attraverso cui passa la propria esperienza creativa, attraverso l’uso sapiente di impasti materici declinati secondo le loro specifiche potenzialità espressive. Paola Romano predilige gli smalti, mescolati con sabbie e metalli, riutilizza materiali che si piegano alle necessità della comprensione visiva e più propriamente estetica dell’opera. Il colore è impiegato non solo come mezzo espressivo ma come tramite di comunicazione fra l’opera e lo spettatore, in un continuo rimando di sollecitazioni e risposte emotive. Nelle tele realizzate per l’Interno Ventidue la policromia più accesa e irruente che ha segnato la precedente creazione della Romano, lascia il posto a modulazioni pittoriche più tenui, ma altrettanto complesse, è eloquente infatti la volontà di Paola Romano di non fermare la realizzazione artistica al momento del suo compimento, cercando piuttosto la possibilità di un movimento attraverso e lungo l’opera. I livelli cromatici e i passaggi chiaroscurali sostenuti dalla presenza di ricche mescolanze materiche, ricambiano il senso di un fare pittura che si rinnova attraverso la presenza dell’oro come elemento centrale nella costruzione formale dell’opera d’arte, Paola Romano lo utilizza infatti con la stessa intensità espressiva con cui l’arte greco-bizantina chiamava l’oro a realizzare la manifestazione visiva della divinità nelle icone sacre. Rispetto alla staticità della manifestazione simbolica nell’icona però, le tele di Paola Romano vedono la presenza dell’oro come possibilità di trasformazione e quindi movimento della luce, di volta in volta restituita dai colori, come esperienza necessariamente terrena, raccontata in Rapsodie come un’epica tutta umana e contemporanea.
è frequente nell’arte contemporanea la necessità della pittura di confrontarsi con lo spazio accostandosi alla scultura attraverso l’uso di elementi che si proiettano tridimensionalmente nello spazio, Paola Romano sceglie invece di utilizzare il linguaggio della pittura informale materica confrontandolo alle potenzialità espressive della scultura, chiudono infatti la mostra una serie di opere in cui l’artista torna alla specificità della sua produzione ovvero la sperimentazione del colore, formalmente intensificato dalle dissonanze cromatiche, fino ad arrivare alla realizzazione di una vera e propria scultura di colore, costituita da pannelli in plexiglas, sostenuti da una base illuminata elettricamente, la cui sola ed essenziale funzione resta quella di fare da supporto a colate di smalto e sabbia dalle intense cromie.
Come l’antico poeta greco recitava al pubblico i brani dei poemi epici, così Rapsodie nasce dall’esigenza dell’artista di raccontare i momenti attraverso cui passa la propria esperienza creativa, attraverso l’uso sapiente di impasti materici declinati secondo le loro specifiche potenzialità espressive. Paola Romano predilige gli smalti, mescolati con sabbie e metalli, riutilizza materiali che si piegano alle necessità della comprensione visiva e più propriamente estetica dell’opera. Il colore è impiegato non solo come mezzo espressivo ma come tramite di comunicazione fra l’opera e lo spettatore, in un continuo rimando di sollecitazioni e risposte emotive. Nelle tele realizzate per l’Interno Ventidue la policromia più accesa e irruente che ha segnato la precedente creazione della Romano, lascia il posto a modulazioni pittoriche più tenui, ma altrettanto complesse, è eloquente infatti la volontà di Paola Romano di non fermare la realizzazione artistica al momento del suo compimento, cercando piuttosto la possibilità di un movimento attraverso e lungo l’opera. I livelli cromatici e i passaggi chiaroscurali sostenuti dalla presenza di ricche mescolanze materiche, ricambiano il senso di un fare pittura che si rinnova attraverso la presenza dell’oro come elemento centrale nella costruzione formale dell’opera d’arte, Paola Romano lo utilizza infatti con la stessa intensità espressiva con cui l’arte greco-bizantina chiamava l’oro a realizzare la manifestazione visiva della divinità nelle icone sacre. Rispetto alla staticità della manifestazione simbolica nell’icona però, le tele di Paola Romano vedono la presenza dell’oro come possibilità di trasformazione e quindi movimento della luce, di volta in volta restituita dai colori, come esperienza necessariamente terrena, raccontata in Rapsodie come un’epica tutta umana e contemporanea.
è frequente nell’arte contemporanea la necessità della pittura di confrontarsi con lo spazio accostandosi alla scultura attraverso l’uso di elementi che si proiettano tridimensionalmente nello spazio, Paola Romano sceglie invece di utilizzare il linguaggio della pittura informale materica confrontandolo alle potenzialità espressive della scultura, chiudono infatti la mostra una serie di opere in cui l’artista torna alla specificità della sua produzione ovvero la sperimentazione del colore, formalmente intensificato dalle dissonanze cromatiche, fino ad arrivare alla realizzazione di una vera e propria scultura di colore, costituita da pannelli in plexiglas, sostenuti da una base illuminata elettricamente, la cui sola ed essenziale funzione resta quella di fare da supporto a colate di smalto e sabbia dalle intense cromie.
03
luglio 2007
Paola Romano – Rapsodie
Dal 03 luglio al 03 agosto 2007
arte contemporanea
Location
INTERNO VENTIDUE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, ., ., (Roma)
Roma, ., ., (Roma)
Orario di apertura
Lun - Ven ore 15.00 - 20.00 e su appuntamento
Vernissage
3 Luglio 2007, ore 19
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