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Riccardo Bonfadini
Figlio d’arte, il padre Pino Bonfadini è stato il suo principale maestro, dal quale eredita la passione per la professione pittorica
Comunicato stampa
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Ricordo un’intervista rilasciata dal Maestro Lamberto Lamberti, dove, alla domanda, cosa provasse ogni qual volta dipingesse un quadro, rispose : “ mi mangerei tutti i colori “. Ecco, l’arte non può e non deve essere abitudine, ma esigenza. C’è esigenza nell’arte di Riccardo Bonfadini, nato a Cremona nel 1971. Figlio d’arte, il padre Pino Bonfadini è stato il suo principale maestro, dal quale eredita la passione per la professione pittorica. Inizia giovanissimo a “ raccontare “ le sue campagne padane, le nature morte, i suoi interni; interpreta un mondo pittorico figurativo classico, con una tavolozza di colori sapientemente amalgamati e pazientemente ricercati, che evocano atmosfere di forte impatto emotivo. Ma tutto questo non è sufficiente; la necessità di trovare una propria identità, la ricerca di un proprio mondo, spinge il giovane artista lombardo ad una continua sperimentazione. Da qui la svolta; da questo bisogno di rinnovamento, nel 2005, crea un periodo nuovo, una sorta di astrattismo “ geometrico/surreale “. La tela di juta è il supporto sul quale vengono costruite delle semplici forme geometriche senza volume, che si sovrappongono o meglio si appoggiano fra di loro, quasi per gioco o forse in cerca di protezione. Vive il senso della leggerezza, rappresentata da forme in sospensione, un’ottica tridimensionale del soggetto. Essenza principale delle opere è trasmessa dalla luce, conseguenza logica delle ombre proiettate sulle superfici. La presentazione del nuovo periodo pittorico è avvenuta nel febbraio 2007, presso la prestigiosa sede del “ Circolo della Stampa “ di Milano, mostra dal titolo “ Spogliando e Sfogliando “. Un’immagine metaforica del senso della vita, questo sfogliare il tempo e spogliare il mondo nel quale viviamo; spogliandolo dalle contaminazioni negative, da tutto ciò che è superfluo. Rimangono così dipinte sulle tele di juta, poche immagini, quiete, ricche di luminosità e morbidi colori , quasi masticati, che costituiscono quella necessaria speranza di ricostruzione. Altro evento di prestigio è stata la mostra dal titolo “Il Senso della Luce “ presso “ L’Antico Palazzo della Pretura “ di Castell’Arquato. Una sorta di antologica, un viaggio attraverso il percorso artistico del giovane pittore cremonese, dalle sue prime opere figurative, all’ultimo periodo geometrico/surreale. Le ultime sue creazioni saranno esposte a luglio nella prestigiosa location della “Libreria Bocca“, Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, mostra dal titolo “L’Anima tra le righe“. Nel cuore di Milano si potranno così apprezzare i lavori del giovane pittore cremonese, il quale, con molta cura e dedizione, ha saputo creare una propria identità pittorica, indispensabile per ambire ad importanti traguardi.
Giulio Santabarbara
Giulio Santabarbara
05
luglio 2007
Riccardo Bonfadini
Dal 05 al 17 luglio 2007
arte contemporanea
Location
LIBRERIA BOCCA – SPAZIO BOCCA IN GALLERIA
Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, 12, (Milano)
Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, 12, (Milano)
Orario di apertura
dal Lunedì al sabato 9/19,30
Vernissage
5 Luglio 2007, ore 18
Ufficio stampa
BC STUDIO
Autore
Curatore