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Plinio Martelli
Opere dal 1968 al 2007
Comunicato stampa
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Dopo una prima fase creativa sviluppata in seno all’Arte Povera, culminata nelle “Azioni povere” presentate da Germano Celant ad Amalfi nel 1968, la ricerca dell’artista torinese piega verso una linea sofisticata e personale.
Con lo spirito di un collezionista ottocentesco Martelli raccoglie nelle botteghe degli antiquari e nei mercatini delle pulci oggetti eccentrici, esotici, antichi che stimolano la sua immaginazione compositiva e con questi crea piccoli o grandi racconti sotto forma di set teatrali, sculture, scenette immortalate in fotografia. Dall’incontro dell’artista con l’oggetto scaturisce la messa in atto della trasformazione di quest’ultimo, della sua ricollocazione pratica ed estetica nello spazio, di una nuova acquisizione di contemporaneità. Nella poetica di Martelli elementi classici, lussuosi, o simbolicamente carichi di rimandi al potere e all’ufficialità strizzano l’occhio a oggetti poveri, nudità, particolari che appartengono al mondo del fetish e del travestitismo. Suggestioni fantastiche e paradossali nelle quali sono l’ironia e lo sguardo beffardo dell’artista a condurre un gioco sottile di riconoscimenti e attribuzioni di senso, associando in una danza macabra erotismo e morte, innocenza e corruzione, sacro e profano.
Lo sguardo di Plinio Martelli, pur nel turbinio stilistico del kitsch e del grottesco, rimane tuttavia scanzonato e leggero. Nani tenuti al guinzaglio da improbabili principesse, teschi, serpenti e corpi di donne vestite soltanto degli aulici simboli della Patria trasformano l’artista in un giullare di corte contemporaneo, dissacratorio e irriverente. In grado di smascherare l’ipocrisia e la malizia senza il peso dell’invettiva, con il potere dell’ironia.
Con lo spirito di un collezionista ottocentesco Martelli raccoglie nelle botteghe degli antiquari e nei mercatini delle pulci oggetti eccentrici, esotici, antichi che stimolano la sua immaginazione compositiva e con questi crea piccoli o grandi racconti sotto forma di set teatrali, sculture, scenette immortalate in fotografia. Dall’incontro dell’artista con l’oggetto scaturisce la messa in atto della trasformazione di quest’ultimo, della sua ricollocazione pratica ed estetica nello spazio, di una nuova acquisizione di contemporaneità. Nella poetica di Martelli elementi classici, lussuosi, o simbolicamente carichi di rimandi al potere e all’ufficialità strizzano l’occhio a oggetti poveri, nudità, particolari che appartengono al mondo del fetish e del travestitismo. Suggestioni fantastiche e paradossali nelle quali sono l’ironia e lo sguardo beffardo dell’artista a condurre un gioco sottile di riconoscimenti e attribuzioni di senso, associando in una danza macabra erotismo e morte, innocenza e corruzione, sacro e profano.
Lo sguardo di Plinio Martelli, pur nel turbinio stilistico del kitsch e del grottesco, rimane tuttavia scanzonato e leggero. Nani tenuti al guinzaglio da improbabili principesse, teschi, serpenti e corpi di donne vestite soltanto degli aulici simboli della Patria trasformano l’artista in un giullare di corte contemporaneo, dissacratorio e irriverente. In grado di smascherare l’ipocrisia e la malizia senza il peso dell’invettiva, con il potere dell’ironia.
21
luglio 2007
Plinio Martelli
Dal 21 luglio al 30 agosto 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA CASA DEL CONSOLE
Calice Ligure, Via Roma, 61, (Savona)
Calice Ligure, Via Roma, 61, (Savona)
Orario di apertura
giov-ven-sab 18-20 dom 17-21
Vernissage
21 Luglio 2007, ore 19
Autore